Mary Barra, 54 anni (nella foto in un recente briefing con i media), è la sempre più famosa ceo e presidente di General Motors. Donna caparbia ed evidentemente abile, visto che è riuscita a incidere molto positivamente sul bilancio del gruppo GM: il fatturato ha superato i 152 miliardi di dollari, i profitti sono balzati a 9.7 miliardi di dollari.
Polso fermo e capacità intuitive sono valsi importanti appoggi. Considerati positivamente, per esempio, l’acquisizione del pacchetto di software della Cruise Automation per l’evoluzione dei sistemi di assistenza avanzata per la guida autonoma (quarto step), o le scelte degli investimenti nell’azienda di ridesharing Lyft. Senza contare la buona gestione degli importanti richiami per un mal funzionamento dell’accensione.
Servirà invece un po’ più tempo per valutare la decisione di abbandonare il mercato russo, colpito dalla crisi. Nel consiglio di amministrazione c’è chi l’ha ritenuta una mossa azzardata, fin troppo impetuosa, ma chissà, probabile che la Barra saprà come tornarci al momento giusto, anche se i russi se la sono legati un po’ al dito per i tagli dei posti di lavoro, mentre invece necessitano di investimenti come l’aria che respirano. Tanto che perfino le dure posizioni commerciali del governo USA si sono un po’ alleggerite .
Nella top 5 della classifica, la ceo di General Motors Mary Barra è seguita da Indra Nooyi presidente e AD di Pepsi Co., Marilyn Hewson, presidente e ceo di Lockheed Martin, Ginni Rometty, presidente e ceo di Ibm e Abigail Johnson, presidente e ceo di Fidelity Investments.
Redazione MotorAge.it