E’ più di una novità. E’ un teorema che diventa realtà. Il motore VC-T (Variable Compression-Turbocharged) che Infiniti ha annunciato di presentare al Salone dell’auto di Parigi, è il primo propulsore a rapporto variabile di compressione pronto per la produzione.
Del resto da parecchio tempo molti ingegneri una grande innovazione nella tecnologia di combustione interna sarebbe arrivata con la capacità di poter “giocare” con il rapporto di compressione. Ci erano arrivati anche altri, come anni fa i tedeschi di Mercedes e BMW, ma Infiniti è il primo costruttore che è arrivato a introdurre questa tecnologia nella produzione di serie. Ci sono voluti 20 anni di preparazione e ricerca, per oltre 300 brevetti.
Per questo si può dire che con la tecnologia del motore VC-T si apre un nuovo capitolo nella storia dei motori.
Come funziona – Il motore presentato dal brand di lusso dell’Alleanza Renault-Nissan è un quattro cilindri a benzina con sovralimentazione turbo. Lavora però con Ciclo Atkinson.
La dote funzionale è di non essere legato a un rapporto di compressione fisso del mix di aria con la benzina, come avviene di solito. Innanzitutto, i tecnici hanno sviluppato un collegamento Multilink a quattro bracci tra albero motore e pistone. L’unità “Harmonic Drive” agisce su un attuatore collegato all’albero. Variando costantemente l’angolazione del “braccio di leva”, vengono modificati la corsa del pistone e il rapporto di compressione. Questo senza interruzioni. La centralina di comando agisce a seconda delle prestazioni e del tipo di guida richiesti.
E’ un po’ come cambiare la cilindrata del motore mentre si è al volante. Il rapporto di compressione può trasformarsi tra un indice di 8.1 (per le alte prestazioni) e di 14.1 a favore dell’efficienza quando si viaggia a carico parziale, a gas costante o con frenate e ripartente per tratti brevi. La centralina tiene infatti conto di vari parametri, soprattutto posizione dell’acceleratore, trasmissione, regime di giri, velocità.
Ne sapremo di più sul primo motore VC-T di Infiniti ne sapemmo di più dopo il 29 Settembre al Mondial de l’Automobile. Il marchio pensa comunque di iniziare a utilizzarlo nella gamma all’inizio del 2018.
Fabrizio Romano
