Mini Countryman: la plug-in hybrid si rivela con la “spina” nel fianco
Diffuse le prime immagini della Mini Countryman nuova generazione con alimentazione ibrida. Presumibilmente la meccanica sarà la medesima della BMW 225xe.
In attesa al debutto già nel 2017 la nuova Mini Countryman plug-in hybrid, avrà la trazione integrale attuata dal propulsore elettrico posteriore. Il motore sarà abbinato a una unità anteriore trasversale a benzina, probabilmente il 3 cilindri 1.5 turbocompresso, per una potenza di sistema che dovrebbe superare abbondantemente i 200 CV.
Per quanto riguarda la trazione integrale, l’assenza di collegamento meccanico tra i due assali si traduce in minor peso che avvantaggia la riduzione del consumo di carburante.
La Mini Countryman plug-in hybrid si avvia normalmente in modalità completamente elettrica. Il classico contagiri nel cluster davanti al volante, che troviamo sulle versioni normali, è stato sostituito da un display che segnala lo stato di carica del motore elettrico. L’azionamento del propulsore a benzina per parte sua dipende da fattori come velocità e posizione dell’acceleratore, mentre le modalità di guida sono tre.
Non mancherà l a sportività ini questa nuova Countryman plug-in hybrid dotata di una doppia modalità di guida elettrica: Auto e-Drive è il setup standard che permette alla vettura di raggiungere 80 km/h, mentre azionando Max eDrive la velocità salirà fino a un massimo di 125 km/h senza l’’intervento del motore endotermico. Inoltre, vi è la modalità Save Battery che, come suggerisce la sigla, consente di risparmiare energia elettrica nella marcia in discesa e di immagazzinarla nelle frenate.
La Mini Countryman avrà la presa per la ricarica dietro al Side Scuttle del passaruota sinistro, la batteria sotto i sedili posteriori e un pedale dell’acceleratore con due livelli di azionamento ben distinti, prima per il motore elettrico e poi per il termico.
Come da tradizione Mini, anche la Countryman plug-in hybrid fa della maneggevolezza e dell’elevata tenuta di strada due elementi imprescindibili. In altre parole chi si metterà alla guida ritroverà il classico “go kart feeling”, complici le sospensioni raffinate (tra cui il multilink a tre leve e mezzo al posteriore) e lo sterzo “che più diretto non si può”. Appuntamento all’inizio del 2017 per questo ennesimo capitolo di storia della Mini.