MotorAge New Generation

Nuova Mini Countryman: Ottima la seconda

Il piccolo SUV cresce e di fatto diventa la Mini più grande di sempre in 57 anni di storia del marchio. La Mini Countryman di seconda generazione sarà anche ibrida.


Con il lancio della nuova edizione della Mini Countryman, il marchio britannico dà seguito alla conquista del segmento delle vetture compatte premium. L’ultima nata rappresenta una sorta di “Mini maxi”, essendo il modello più grande e più versatile nella storia del brand.

La Countryman ha proporzioni muscolose, è lunga 20 centimetri in più rispetto al modello precedente e conta su cinque veri posti. Non manca l’azionamento touchless del cofano del bagagliaio, ormai una moda imperante nel mondo automobilistico, mentre è esclusivo il Mini Picnic Bench, ripiegabile per il bordo di carico, utilizzabile come comodo posto a sedere sul bordo del bagagliaio e all’aperto.

Quanto agli interni, per la prima volta il classico strumento centrale ha la funzione touchscreen, mentre fin dal primo sguardo emerge una qualità percepita superiore al modello precedente. Da segnare ad esempio, la guida ricoperta di scorrimento dei sedili, un “lusso” non riscontrabile in molti altri modelli di categoria superiore anche appartenenti allo stesso BMW Group. Inoltre, sulla Countryman  è proposta una nuova generazione di motori e cambi, trazione integrale ALL4 a efficienza ottimizzata e, per la prima volta nella storia del modello, una versione ibrida plug-in.

Sul fronte motoristico, anche la nuova Mini Countryman adotta il tre cilindri turbo a benzina di 1.499 cc, dedicato alla Cooper, unità che soppianta definitivamente l’”asfittico” 1.6 litri aspirato. Questo propulsore eroga 136 CV e la coppia massima di 220 Nm e costituisce un downsize rispetto all’unità precedente, secondo le ultime tendenze.

Al contrario, la Mini Cooper S adotta un quattro cilindri turbo a benzina da 2 litri, in luogo del precedente 1.6. In questo caso la potenza massima raggiunge 192 CV, a fronte di un picco di coppia pari a 280 Nm. Da due litri sono anche i propulsori diesel che equipaggiano le Mini Cooper D Countryman e Cooper SD Countryman, che fanno segnare rispettivamente 150 CV-330 Nm e 190 CV- 400 Nm.

La novità più interessante dal punto di vista tecnico è costituita dalla Mini Cooper S E Countryman ALL4. Il propulsore ibrido plug-in offre la guida esclusivamente elettrica fino alla velocità massima di 125 km/h. L’erogazione immediata di potenza e coppia del motore elettrico, accompagnata da una progressione lunga e quasi completamente silenziosa, assicura una variante nuova e innovativa del tipico go-kart feeling Mini.

Non meno affascinante è l’interazione di precisione tra motore elettrico e propulsore endotermico. In sostanza, l’unità elettrica da 88 CV trasmette la sua potenza all’asse posteriore attraverso un cambio a rapporto unico, mentre il tre cilindri turbo a benzina da 136 CV è collegato al cambio automatico Steptronic a sei marce e aziona le ruote anteriori.
Questa combinazione produce una trazione integrale indotta e assicura un consumo medio di appena 2,1 litri per 100 km, pari a 49 g/km di CO2. Potenza e coppia di sistema sono da record: 224 CV e 385 Nm. Come dire che l’ecologia può benissimo coniugarsi con le alte performance.

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