Un paio di novità coinvolgono la Subaru WRX, il modello prepotente della serie curata da Subaru Tecnica International (STI), la divisione motorsport di FHI (a cui fa capo il brand).
Una è l’edizione limitata WRX S4 tS, per il solo mercato giapponese, estremizzata attraverso alcuni interventi mirati, tipo l’adozione di “nuove parti originali” per l’impianto di aspirazione e scarico, che promette una resa del 10% di coppia motrice in più da parte del motore, oppure le barre di torsione maggiorate su entrambi gli assali e la sospensione anteriore DampMatic a smorzamento regolabile. Aggiungiamo i freni anteriori Brembo a 4 pistoncini, e l’evoluzione del sistema Active Torque Vectoring (ATV) che sia alle ruote anteriori sia alle posteriori, con l’ausilio dell’elettronica deve calibrare e rendere più incisiva la forza motrice in arrivo.
Immancabili delle nuove ruote, serie BBS STO in alluminio forgiato da 19 pollici, qualche striatura rossa sulla griglia e al posteriore, dei sedili anteriori Recaro e il contachilometri luminescente appositamente dedicato. A disposizione hanno però poco tmpo; la Special Edition rimane in vendita fino al 12 Marzo.
Alt. I più appassionati non se la prendano. Ce n’è anche per i nostri mercati, con l’arrivo della WRX STI MY17. Esteticamente cambia praticamente nulla, mentre emergono gli interventi funzionali a bordo, per lo più legati alle innovazioni tecnologiche. Ed ecco un nuovo cockpit centrale con schermo da 7 pollici e navigatore dotato di un nuovo sistema di mappatura (inserito nel pacchetto S-Package). L’innovazione di maggior rilievo è il Siri Eyes Free, grande amico dei dispositivi Apple con i quali rende al meglio per gestire musica e posta elettronica, interagire con navigazione, web e telefonate, con sistema audio in vivavoce. Senza Siri non si ci collega ai “device”, ma il cellulare è comunque utilizzabile in vivavoce con il Bluetooth.
Per la sicurezza, con il model year 2017 anche il modello più prestazionale di casa Subaru riceve nell’S-Package i pacchetti SRVD (Subaru Rear Vehicle Detection) e HBA (High Beam Assist), che hanno esordito sulla “touring wagon” Levorg.
I sensori del sistema SRVD avvisano se posteriormente ci sono veicoli in avvicinamento, in zona pericolosa, magari in quello che diventerebbe un’angolo cieco per la visuale. Cura anche che le manovre in retromarcia non portino a pericoli di collisione. Il sensore del sistema HBA invece, regola automaticamente i fari in funzione del traffico, giusto per non disturbare gli altri guidatori.
Intendiamoci. Se Subaru è un marchio che non punta ad alti numeri di vendita ma preferisce seguire la filosofia del “home made“, del “fatto in casa”, rivolgendosi ad una clientela affezionata a tale visuale, il suo modello più cattivo è roba da virtuosi della tecnica calibrata, e la WRX STI MY17 continua su questa scia selettiva.
Fabrizio Romano