La Formula 1 resta a Monza: firma di un patto già fatto
Si sono alzate le bandiere di molti tifosi dopo la conferma della sopravvivenza del Gran Premio d’Italia a Monza. La firma del contratto del 28 Novembre 2016, comunicata il 29 dal Presidente dell’ACI (come Federazione Sportiva Automobilistica italiana) Angelo Sticchi Damiani, è stata tuttavia quasi un proforma. Il suggello dell’accordo che, molti ricorderanno, era stato raggiunto e formalmente dichiarato proprio in occasione dello scorso Gran Premio a Monza.
Le difficoltà è vero, sono state enormi, di fatto al GP il patron del circus di Formula 1 e presidente di Fom, Bernie Ecclestone, diede l’OK tanto atteso e sciolse ogni nevrosi: ACI e Formula One Management siglarono il patto, ovvero il Gran Premio di Formula 1 avrebbe continuato a corrersi a Monza per i successivi tre anni.
Alla base della diatriba, problemi di ordine economico talmente gravi da mettere in forte dubbio lo svolgimento della corsa già il prossimo anno (all’appello mancavano all’incirca 20 milioni di euro). Nella soluzione delle difficoltà del Parco monzese (gestito dalla SIAS) una manovra importante arrivò tra Agosto e Settembre 2015, con la delibera che portava nella proprietà Regione Lombardia. Il Pirellone insieme ai comuni di Milano e Monza. Valore economico in entrata, 70 milioni di euro, dei quali 21 milioni diretti all’Autodromo, più una quindicina dirottati dall’ACI alla Fom. Divisi in tre anni. A garanzia che venga mantenuto il Gran Premio d’Italia a Monza.
A impegno formalizzato, ecco ora l’avvenuta firma definitiva e la gioia del presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani, il quale ha ringraziato il Premier Matteo Renzi, e il Presidente del CONI, Giovanni Malagò. Ma soprattutto ha dedicato un ringraziamento particolare al Governatore Maroni e a tutta la Giunta lombarda. Magari c’è chi ricorderà gli articoli sulle visite all’Autodromo di Maroni, che tra gli importanti incontri si è tolto anche lo sfizio di qualche giro in Ferrari. Di fatto la missione è stata portata a buon fine. Se ne riparla tra tre anni.
Intanto godiamoci i GP a Monza, su un circuito che mostra tra i più difficili “punti di frenata” alla fine del rettilineo dove i piloti si trovano a frenare duramente a 280 km/h, nell’arco di 1,7 secondi. Mentre vengono utilizzati 2805 kW di potenza devono sopportare 5,8g e impegnare sul freno circa 177 Kg di forza.
F.R.
Alla fine… è andata !!