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McLaren 570S Design Editions: Limided Instant classic

Cinque serie speciali create direttamente dal Centro Stile di Woking. Queste le McLaren 570S Design Editions che diventeranno d’immediata collezione.


I designer hanno attinto in casa
Nel definire le McLaren 570S Design Editions, i designer della Casa di Woking hanno attinto direttamente dal catalogo di colori esterni, inserti, rivestimenti, cerchi, terminali di scarico e pinze freno. La Design illustrata nelle foto, ad esempio, sfoggia la carrozzeria in tinta Vermilion Red, abbinata a ruote in lega leggera a cinque razze con finitura diamantata, dalle quali sono ben visibili le pinze freno rosse. La parte posteriore, invece, è dominata dai terminali di scarico con finitura opaca Stealth inseriti nell’estrattore d’aria.

L’abitacolo è arricchito da finiture in Alcantara in color Carbon Black, associata alla pelle Nappa in Apex Red e Jet Black; un abbinamento particolarmente riuscito. Per quanto riguarda le altre quattro McLaren 570S Design Editions, i colori della carrozzeria sono rispettivamente Onyx Black, Storm Grey, Ventura Orange (un classico McLaren) e Silica White.

Supercar per antonomasia
Oltre alle versioni personalizzate, vale la pena ricordare le caratteristiche principali della McLaren 570 S.

Nel dettaglio, la vettura è equipaggiata da un motore 8 cilindri a V 3.799 cc biturbo, sviluppato in collaborazione con la Ricardo, erogante 570 CV di potenza massima e un picco di coppia pari a 600 Nm.

Numeri che, assieme al peso contenuto in soli 1.344 kg grazie alla scocca in fibra di carbonio, permettono a loro volta di accelerare da 0 a 100 km/h in 3”2/10, a fronte della velocità massima di 328 km/h.

Il motore V8 McLaren adotta l’albero motore piatto con manovelle disposte a 180°, una soluzione mutuata direttamente dalla Formula 1 che, rispetto al classico manovellismo a croce, consente performance migliori e un sound molto particolare. In sostanza, il propulsore della McLaren 570 S dimostra una spinta impressionante in ogni marcia, con una “cattiveria” tale negli ultimi 2.000 giri/min. che fa sconfinare spesso e volentieri nel limitatore.

Quanto al cambio, il doppia frizione a 7 marce assicura passaggi di marcia pressoché istantanei e molto ben percepibili selezionando il programma più sportivo. Il resto significa un assetto da manuale, scevro di fenomeni come rollio e beccheggio e propenso a sfidare le leggi della fisica nelle curve. Qualcosa da saggiare pienamente solo in pista, dove tra un cordolo e l’altro si possono scatenare tutti i 570 “brutali” CV con un sound da Formula 1.

Gian Marco Barzan

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