BMW 530d xDrive 265 CV Steptronic. Impressioni di guida
Più tecnologica, connessa con il futuro, sicura, confortevole e dall’eleganza innata, la nuova generazione della BMW Serie 5 fa ancora sentire protagonista il pilota.
Linea: evoluzione e non rivoluzione
La BMW Serie 5 ultima edizione è completamente nuova, tuttavia la linea non è molto dissimile rispetto alla generazione precedente. Niente “voli pindarici” sullo stile del modello nato nel 2003, per intenderci, bensì una continuità che non disorienta la clientela più affezionata e al tempo stesso è in grado di conquistare nuovi adepti. Nel dettaglio, il frontale è imponente e i fari full LED donano quell’aspetto aggressivo imprescindibile per le BMW, le fiancate ricordano molto il look della Serie 7 e la parte posteriore è snella e ha gruppi ottici dalla forma originale, pur senza eccessi. In sostanza, la BMW Serie 5 continua a essere un mirabile esempio di alta classe associata al dinamismo.
Abitacolo accogliente e ben rifinito
All’interno, fin dal primo sguardo emerge la qualità percepita superiore al modello precedente. In altre parole, spiccano materiali raffinati anche dove sovente “l’occhio non vede”, le guide di scorrimento dei sedili sono interamente ricoperte (non si rischia di rovinare le scarpe dei passeggeri posteriori) e la sensazione è di essere a bordo di una Serie 7 più compatta. E a proposito di dimensioni, lo spazio è abbondante per quattro passeggeri, mentre il quinto occupante deve fare i conti sia con l’ingombrante tunnel centrale sia con lo schienale rigido del sedile.
Il posto guida fa sentire a proprio agio chiunque, grazie alle caratteristiche squisitamente BMW come il cockpit orientato verso il pilota, il volante perfettamente verticale e il tunnel che diventa un valido appoggio durante la guida sportiva. Degni di nota, infine, il cruscotto digitale che cambia visualizzazione in base alla situazione di guida, l’ampio head up display in stile aeronautico e i comandi gestuali (a titolo d’esempio, basta ruotare in senso antiorario il dito per abbassare il volume della radio).
La parcheggi con un dito
Per quanto riguarda i sistemi tecnologici, tra i più importanti figurano quelli inseriti nel pacchetto Driver Assistant Plus a cominciare dal mantenimento di corsia. Quest’ultimo agisce sul servosterzo e aiuta la manovra di evitamento dell’ostacolo, prevenendo anche gli urti laterali. Inoltre, vi è anche un allarme che avvisa del pericolo d’incidenti o se si sta per percorrere una strada contromano. Ma il “fiore all’occhiello” del pacchetto Driver Assistant Plus è il sistema di parcheggio automatico. Nel dettaglio, si può parcheggiare la vettura rimanendo all’esterno controllandola attraverso il telecomando delle porte. Un dispositivo che fa molto “agente 007”.
Veloce e agile
La BMW Serie 5 oggetto del nostro test drive è la 530d 265 CV Steptronic con trazione integrale xDrive. Una versione capace di accelerare da 0 a 100 km/h in appena 5”4/10, a fronte della velocità massima autolimitata elettronicamente ai canonici 250 km/h. Numeri che però non dicono tutto circa le qualità del 6 cilindri in linea TwinPower turbo alimentato a gasolio; un motore silenzioso come pochi altri, elastico e dalla spinta forte che si esaurisce solamente in prossimità dei 5.000 giri/min..
Questo propulsore è molto bene assecondato dal cambio automatico Steptronic a 8 rapporti, sportivo e confortevole al tempo stesso e dotato di una logica manuale “vera”, ossia che inibisce sia il kick down, sia il passaggio automatico al rapporto superiore. L’assetto è sostanzialmente neutro, contribuendo al piacere di guida tipicamente BMW. Al riguardo, entrano in gioco diverse varianti come le inedite sospensioni anteriori a doppi quadrilateri deformabili (che recuperano maggior camber rispetto al precedente layout a doppio snodo), le ruote sterzanti posteriori, la trazione integrale xDrive, ma anche il peso inferiore di circa 100 kg rispetto alla generazione precedente.
Difetti? La 530d è talmente silenziosa, precisa e rassicurante che ci si ritrova a velocità proibitive senza nemmeno accorgersene. Meglio fare affidamento sull’immancabile Cruise Control al volante di questa splendida “vice ammiraglia”.
Gian Marco Barzan