Per il prossimo Giugno (2017) è programmato l’arrivo sui grandi schermi di Cars 3, ma a qualcuno fa già paura il terzo episodio della famosa saga motoristica a cartoni animati. Nel seguito di “Cars, anni ruggenti” lanciato nel 2006 e del sequel “Cars 2” del 2011, il campione buono Saetta McQueen e il suo gruppo di amici gommati riprendono quindi le loro avventure. Ma questa volta il l’eroico protagonista rischia grosso, tanto da innescare qualche polemica, parecchio seguita dai social network.
I grandi si preoccupano per i bambini, lanciati direttamente ad affrontare temi come il nuovo che avanza, i cambiamenti, perfino il ciclo della vita e della morte.
Gli affezionati, specie se adulti, sanno bene che le storie della serie Cars (prodotta da Pixar e Disney), sono ben più di bellissimi cartoni animati. Sono un tuffo nella storia motoristica, nonché buona fonte per alimentare la curiosità dei più piccoli. I veicoli, i luoghi, le corse, rappresentano raffinati richiami al mondo dei motori e del motorsport.
Urti e carambole hanno sempre fatto parte del gioco nelle precedenti pellicole, ma in Cars 3 si vanno a toccare corde più profonde. Lo ha fatto già comprendere bene il trailer di Disney/Pixar. Saetta deve fare i conti con un incidente devastante che chiama a contemplare lo stesso concetto di ”sopravvivenza”, con il campione eroe che si trova a dover fare i conti con il futuro che avanza, rappresentato da veicoli tecnologicamente innovativi e spietati. Spinto in questa missione fino all’errore fatale.
Dopo lo spaventoso ribaltamento, il trailer fa leggere: “Da questo momento, tutto cambierà”: Però si lascia immaginare un lieto fine, che Saetta McQueen si riprenderà, più forte e motivato!
Il film, realizzato completamente in grafica computerizzata, è diretto da Brian Fee. Bisogna vedere se tutti i Paesi in cui sarà distribuito confermeranno la certificazione general audiences (film per tutti) proprio per le reazioni che alcune scene potrebbero provocare sul pubblico dei più piccoli. Era già accaduto con Toy Story 3, che per alcuni passaggi in certi Paesi venne vietato ai minori di 7 o di 10 anni.
Cars – Motori ruggenti, il primo della serie, venne dedicata a Joe Ranft, co-regista della Pixar morto proprio in un incidente stradale nell’agosto del 2005, a soli 45 anni. Cars e Cars 2 hanno conquistato vari premi tra cui, entrambi, il Golden Globes come miglior film di animazione, e Cars due Grammy per la musica.
La Redazione