Sicurezza, comfort, funzionalità, connettività sono punti di forza della Generation EQ. Un’affascinante concept che si ispira alle forme di uno Sport Utility Vehicle Coupé, anticipando la nuova generazione delle vetture della Casa di Stoccarda a trazione elettrica.
La vita è orientata verso il futuro: oggi tutto è “live”, in tempo reale, senza un momento di tregua. Non si tratta di una semplice accelerazione. Il nostro stile di vita e la tecnologia hanno velocizzato i tempi delle nostre azioni. Un vero ridimensionamento di tutto ciò che non sta accadendo adesso e dell’assalto di ciò che invece, almeno apparentemente, è il nostro presente più immediato. Ed quello che deve aver pensato la Casa di Stoccarda progettando la Generation EQ nella quale sono evidenti i valori delle esigenze di una mobilità moderna sostenibile.
Anche al Salone dell’Automobile di Parigi 2016 l’onda verde nel mondo dell’automobile, è parsa inarrestabile. Sospinta sia dalla comune missione di salvare il mondo, che dalla necessità di trovare alternative ai motori tradizionali in vista di norme sempre più rigide sulle emissioni, specie per i propulsori a gasolio.
In quest’ottica, la Mercedes Benz ha lanciato la nuova showcar dotata di “Electric Intelligence”, che incarna la filosofia riassunta dall’acronimo CASE: Conncted, Autonomous, Shared ed Electric, cioè connettività, guida autonoma, condivisione e mobilità elettrica, che diventerà nel 2020 non solo un crossover compatto costruito in serie, ma anche un nuovo brand verde.
Il “powertrain” di questo prototipo prevede due propulsori elettrici, posti su due assi per garantire la trazione integrale, con potenza fino a 300 kW e coppia massima di 700 Nm. Ma il nuovo brand EQ, oltre ad essere un’automobile elettrica, racchiudendo un ampio ventaglio di servizi, tecnologie e innovazioni.
La rivoluzione stilistica continua nell’abitacolo della “Generation EQ”. Un lusso moderno in cui la semplicità d’uso è rappresentata da un’interfaccia utente completamente nuova. Spariti i classici interruttori e pulsanti con eccezione della regolazione elettrica dei sedili, mentre in due delle tre razze del volante sono stati installati i comandi touch, integrati nel display OLED. Il video-screen da 24 pollici sospeso e dal disegno asimmetrico è stato concepito a misura di guidatore e visualizza direttamente nel campo visivo tutte le informazioni più importanti come velocità, autonomia, valori di marcia, dati di navigazione e informazioni cartografiche.
Design distintivo della nuova vettura elettrica è anche la mascherina del radiatore Black Panel: in questo elemento coperto da un vetro sono stati integrati la Stella della Casa di Stoccarda illuminata di bianco e tutti gli elementi delle luci, mentre la cornice illuminata in blu reinterpreta la tipica mascherina del radiatore Mercedes in modo completamente nuovo, con le fibre ottiche a LED blu elettrico che creano un’atmosfera coinvolgente.
Caratteristica della Generation EQ anche la fascia luminosa che circonda il Black Panel. Le luci posteriori invece sono incorniciate da fibre ottiche a LED color blu elettrico che, in marcia, diventano rosse, assolvendo così la loro funzione di illuminazione. Il “welcome on board” è una profusione di luci multicolori che filtrano anche nei rivestimenti traforati interni delle porte. Sul display widescreen viene visualizzato il livello d’energia e sulla carta di navigazione tutte le destinazioni che possono essere raggiunte in base alla carica della batteria.
La Mercedes Generation EQ dispone di un motore elettrico sull’asse anteriore e a un altro sull’asse posteriore oltre a una batteria integrata nel pianale della vettura, che offrono una potenza complessiva di 300 kW con il massimo livello di configurazione e una coppia massima di 700 Nm. Questo consente un’accelerazione da zero a 100 km/h in cinque secondi, e un’autonomia di circa 500 chilometri. La vettura elettrica può essere ricaricata con una presa semplice tramite tecnica a induzione o wallbox, oppure con la ricarica rapida, con tempi decisamente inferiori rispetto agli standard attuali.
G. Montani