Kia Niro: Test del crossover ibrido ipertecnologico
Prova su strada
Sotto il cofano del Niro, un propulsore a benzina di 1560 centimetri cubi di cilindrata in grado di sviluppare la potenza di 105 CV e un propulsore elettrico con 43,5 CV che fanno gioco di squadra con un ottimo cambio robotizzato a sei marce con doppia frizione.
Esclusivamente ibrida. Non è prevista nessun altra motorizzazione. La scelta è stata netta e definitiva, almeno per il momento. La Kia Niro è un crossover sobrio ed elegante, adatto a trasportare una famiglia, il suo target è il futuro, dove le normative per i prossimi anni impongono ai costruttori strade tecniche obbligate.
Lo stile della Kia Niro sorprende per la mancanza di quella personalità, incisività e sportività che siamo abituati a trovare nei crossover di maggiori dimensioni del costruttore sud coreano. Ma le proporzioni sono indovinate. Inoltre alcuni dettagli, sopratutto nella parte posteriore con il lunotto spiovente sormontato da un grande spoiler, gli restituiscono quella sportività che manca alla parte anteriore.
L’attenzione che il costruttore coreano ha rivolto all’efficienza aerodinamica è dimostrata dal Cx (coefficiente di resistenza aerodinamica) particolarmente basso in quanto pari a 0,29. Il passo lungo di 2,700 metri e gli sbalzi contenuti (anteriormente 0,870 metri, posteriormente 0,785 metri), consentono di avere uno spazio a disposizione nell’abitacolo molto ampio rispetto alle dimensioni esterne. Lo scotto da pagare per il tocco di sportività dato alla parte posteriore è la scarsa visibilità soprattutto nelle manovre a bassa velocità, in particolare in retromarcia. Bbisogna quindi affidarsi alla telecamera posteriore per risolvere i problemi di visibilità.
L’allestimento standard è molto ricco e offre di serie, senza supplementi di prezzo, i cerchi in lega da 18 pollici, il climatizzatore automatico, il cruise control, i rivestimenti in misto pelle. A tutto questo bisogna aggiungere il display da 7 pollici che include un valido navigatore con mappe della Tom Tom e con connettività Android Auto e Apple CarPlay.
Presente anche il sistema di ricarica wireless dei dispositivi portatili che vengono automaticamente identificati e alimentati a 5W, indicando lo stato di carica. Da segnalare anche il Remote Assistant, in grado di permettere il “check” a distanza del veicolo attraverso la riproduzione sul display del proprio smartphone, controllando non solo il funzionamento di alcuni dispositivi utilizzati nella navigazione su internet, ma fornendo anche l’assistenza di una centrale operativa con l’intervento diretto di un operatore che aiuterà l’automobilista in caso di necessità.
Dal punto di vista tecnico, sotto il cofano del Niro vi sono un propulsore a benzina di 1560 centimetri cubi di cilindrata in grado di sviluppare la potenza di 105 CV e un propulsore elettrico con 43,5 CV che fanno gioco di squadra con un ottimo cambio robotizzato a sei marce con doppia frizione (più retromarcia) invece che a variazione continua CVT normalmente preferito dalle vetture di costruzione sud-coreana. L’azione combinata dei due motori fornisce una coppia complessiva di ben 265 Nm, disponibile immediatamente in partenza. L’unità elettrica supporta quella termica quando, chi è al volante, accelera con decisione. Le batterie, sotto i posti posteriori, sono del tipo ioni-polimero e hanno una capacità di 1,56 kWh. Si ricaricano automaticamente in fase di frenata quando il motore elettrico, trascinato dalle ruote, agisce come un generatore.
Su strada la Kia Niro si rende subito credibile, innanzitutto per quanto riguarda l’abitabilità che è da berlina di classe superiore, mentre chi si pone al volante trova immediatamente la migliore posizione (più da SUV che da berlina) in quanto può contare su un’ampia regolazione sia del volante sia del sedile di guida. La disposizione dei comandi è classica, a eccezione del freno di stazionamento che risulta essere particolarmente scomodo. Infatti non solo è a pedale, ma è anche posizionato irrazionalmente a sinistra.
Sia che si viaggi a benzina o a elettricità l’insonorizzazione dell’abitacolo è indubbiamente uno dei punti di forza di questo crossover, tanto più che non esistono fruscii aerodinamici o rumore di rotolamento delle ruote. Il Niro è maneggevole e risponde con precisione ai cambi di traiettoria, mentre si rivela piuttosto sensibile alle condizioni del fondo stradale, soprattutto se questo è particolarmente disastrato.
Nel complesso il motore elettrico, quello a benzina e il cambio lavorano in pieno accordo fra di loro senza che si avvertano dei fastidiosi passaggi di marcia. Il guidatore ha la possibilità di selezionare tre modalità di guida e osservarne sul display i flussi di energia, senza possibilità di intervenire, compreso il solo utilizzo della parte elettrica, perché è il processore dell’auto che decide in ogni momento quale motore utilizzare. La nostra vettura in prova era dotata del pacchetto Advance Driving Assistant che prevede cruise control adattivo che mantiene automaticamente la distanza dal veicolo che precede, la frenata d’emergenza e l’accesso senza chiave, al prezzo di 1000 euro. Per quanto riguarda i consumi il costruttore dichiara 3,8 litri/100 km, ma è più realistico parlare di 2.0 litri, valore comunque ottimo.
Gianni Montani
LA TECNICA DELLA KIA NIRO
• motore a benzina: 4 cilindri in linea, cilindrata 1560 cc, potenza 105 CV a 5700 giri/minuto, coppia 147 Nm a 4000 giri/minuto
• motore elettrico: potenza massima 43,5 CV da 1798 a 2500 giri/minuto, coppia massima 170 Nm da zero a 1798 giri/minuto; potenza complessiva 141 CV
• emissioni CO2: 101 g/km
• cambio: robotizzato a doppia frizione a 6 marce
• trazione: ruote anteriori
• freni: dischi anteriori autoventilanti, dischi posteriori pieni
• capacità vano bagagli: da 427 a 1425 litri
• peso in ordine di marcia: 1425 kg
• misure: lunghezza 4,360 m, larghezza 1,810 m, altezza 1,550 m; passo 2,700 m
• accelerazione 0 – 100 km/h: 11”5/10
• velocità massima: 162 km/h
• consumi: urbano 4,4 l/100 km, extraurbano 4,5 l/100 km, combinato 4,4 l/100 km
• prezzo: 27.000 euro
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