Avverrà nel corso del 2017, nell’ambito della più grande offensiva dei motori nella storia di Mercedes-Benz, la quale prevede anche nuovi propulsori 4 cilindri e V8.
Il frazionamento ideale
Se c’è un motore che sfiora la perfezione, questo è senz’altro il 6 cilindri in linea. Questa configurazione, infatti, è completamente priva di vibrazioni e pertanto non necessita di soluzioni come gli alberi di equilibratura che, com’è ben noto, comportano dispendio di energia. Il “sei in linea” è rotondo nel funzionamento, elastico ed ha un sound elegantemente melodioso, ma negli ultimi trent’anni è stato via via abbandonato dalle principali case automobilistiche che lo utilizzavano. In Europa, dopo una fugace apparizione sulla Lexus IS200, in pratica è rimasta solo la BMW a proporre questo frazionamento sulla grande serie. Frazionamento che tornerà presto in auge, poiché la rivale per eccellenza di BMW, ossia la Mercedes-Benz, ha progettato due unità 6 cilindri in linea (rispettivamente a benzina e diesel).
Il nuovo motore a benzina sei cilindri in linea Mercedes-Benz M 256 rappresenta un esempio di elettrificazione con rete di bordo da 48 volt; un’inedita sovralimentazione intelligente dotata, tra l’altro, del compressore elettrico supplementare (eZV) e del motorino di avviamento -alternatore integrato (Integrated Starter Generator ISG). Tali soluzioni garantiscono un’eccellente guidabilità senza ritardi di risposta della sovralimentazione. L’ISG svolge funzionalità ibride quali il boost o il recupero d’energia, permettendo anche quelle riduzioni dei consumi finora appannaggio delle tecnologie ibride ad alta tensione.
Le performance del nuovo 6 cilindri, sono paragonabili con quelle tipiche di un V8 ma a fronte di consumi nettamente inferiori. Quanto a potenza massima e picco di coppia, i tecnici Mercedes precisano che saranno superiori rispettivamente a 408 CV e a 500 Nm, ossia il medesimo range degli attuali otto cilindri. Infine, rispetto alla precedente generazione V6, è stato possibile ridurre di circa il 15% le emissioni di CO2 legate al funzionamento del motore. Il debutto del nuovo motore avverrà sulla Mercedes-Benz Classe S,
OM 656: il diesel per autovetture più potente nella storia Mercedes
Anche la nuova motorizzazione di punta della famiglia di diesel premium Mercedes ha sei cilindri in linea. Tra le peculiarità dell’OM 656 figurano il processo di combustione con cavità a gradini, il turbocompressore a gas di scarico a due stadi e, per la prima volta, il comando delle valvole variabile CAMTRONIC. La costruzione è caratterizzata dalla combinazione di basamento in alluminio e pistoni in acciaio, mentre le superfici di scorrimento dei cilindri sono rivestite con la perfezionata tecnologia NANOSLIDE®.
Sebbene la potenza sia stata considerevolmente aumentata rispetto al modello precedente OM 642 (oltre 313 CV, invece di 258 CV), il nuovo propulsore vanta consumi ridotti di oltre il 7%. Particolarmente avanzato il post trattamento dei gas di scarico, il quale presenta una ridotta dissipazione del calore e condizioni di funzionamento vantaggiose, essendo posizionato in modo isolato vicino al motore. Il comando valvole variabile CAMTRONIC supporta il riscaldamento dell’impianto di scarico a pieno beneficio della riduzione immediata delle emissioni.
Motore M 176: 8 cilindri “on demand”
Dinamica erogazione di potenza unita a superiore efficienza. Queste in estrema sintesi le peculiarità del nuovo motore biturbo M 176, uno dei propulsori a livello mondiale. Tra i suoi aspetti di prim’ordine figurano l’esclusione automatica dei cilindri nel carico parziale, nonché i turbocompressori nella V dei cilindri. Con una cilindrata di 3.982 cm3, il nuovo biturbo V8 eroga 476 CV e dispone di una coppia massima di circa 700 Nm, a partire da 2.000 giri/min., mentre riguardo i consumi si parla di circa 10% di carburante in meno rispetto al suo predecessore da 455 CV. Infine, il V8 M 176 verrà introdotto l’anno prossimo sulla Classe S.
M 264: Potenza specifica da record
Concludiamo la disanima dei nuovi motori Mercedes, trattando dell’inedito motore a benzina quattro cilindri M 264. Tale unità è un due litri con una potenza al litro di circa 100 kW e si fa strada in un mondo di prestazioni che finora erano riservate a propulsori di grande cilindrata a sei cilindri, rispetto ai quali consuma molto meno carburante. Tra le peculiarità si possono annoverare il turbocompressore a gas di scarico twin scroll, il motorino d’avviamento-alternatore a 48 V azionato a cinghia (RSG), nonché la pompa dell’acqua elettrica a 48 V.
Gian Marco Barzan