I primi quarant’anni della Golf GTI vengono celebrati alla grande, introducendo una nuova versione speciale ad alte prestazioni.
La Volkswagen Golf GTI debutta nel 1976, è la prima compatta sportiva al mondo e grazie ai 110 CV erogati dal motore 1.6 litri a benzina, uniti al peso contenuto, accelera da 0 a 100 km/h in 9” e supera i 180 km/h di velocità massima. Ben presto la GTI con la sua inconfondibile calandra bordata di rosso diviene il “terrore” dei proprietari di Alfa Romeo e BMW, che non riusciranno a scrollarsela di dosso nei rettilinei con tanta facilità, mentre l’agilità estrema nelle curve arriverà a impensierire quanti sono al volante delle Porsche 911 T.
Nasce così un nuovo capitolo dell’automobilismo mondiale, che rende accessibili le alte prestazioni anche a quanti non possono permettersi le supercar. Inutile dire che la Golf GTI avrà uno straordinario successo, tanto da arrivare fino a oggi alla settima generazione in splendida forma, cogliendo inizialmente alla sprovvista i concorrenti che dovranno proporre qualcosa di analogo “in fretta e furia”.
Dall’esperienza della versione mattatrice “all’inferno verde” nasce l’edizione speciale Golf GTI Clubsport Edition 40. La vettura adotta il motore 2.0 TFSI da 265 CV che, grazie anche al rapido cambio doppia frizione DSG, permette di accelerare da 0 a 100 km/h in 5”9/10 (250 km/h la velocità massima autolimitata).
Il tutto debitamente coadiuvato dal kit aerodinamico volto a ottimizzare la deportanza, che consiste in diffusore posteriore specifico, spoiler maggiorato e minigonne più definite rispetto alla normale Golf GTI. Come dire uno splendido modo di celebrare i primi 40 anni di un’icona automobilistica mondiale, ancora oggi ammirata, temuta e imitata.
La redazione