Impressioni di guida
Con una potenza di 210 CV erogata dal motore 2.2 Turbo Diesel, la Giulia Veloce assicura le migliori prestazioni della propria categoria. E la trazione diventa integrale solo quando occorre, a pieno beneficio del piacere di guida e della maneggevolezza.
Progressione entusiasmante
Su Giulia Veloce debutta il nuovo motore 2.2 Turbo Diesel che sviluppa una potenza massima di 210 CV a 3.750 giri/min., nonché un picco di coppia pari a 470 Nm a 1.750 giri/min.. Questo quattro cilindri in linea si distingue per il sistema di iniezione di ultima generazione Multijet II con Injection Rape Shaping (IRS) e pressioni d’esercizio di 2.000 bar.
Il turbocompressore a geometria variabile ad attuazione elettrica minimizza i tempi di risposta, assicurando al contempo vantaggi in termini di efficienza. Degno di nota anche il controalbero di equilibratura, finalizzato a ridurre ai minimi termini le vibrazioni. Alla prova dei fatti, questo propulsore dimostra una progressione incisiva ed entusiasmante, lasciando al pilota il compito di privilegiare l’elasticità di marcia oppure la grinta non comune. Grinta che emerge affondando l’acceleratore, consentendo alla Giulia Veloce lo sprint da 0 a 100 km/h in soli 6”8/10. Nessun’altra concorrente diretta riesce a ottenere un tempo del genere.
Il motore è ben sostenuto dal cambio automatico ZF a 8 rapporti di serie, caratterizzato tra l’altro dalla funzione manuale attuabile anche mediante i paddle fissi al piantone.
Trazione integrale con tecnologia Q4
L’Alfa Romeo Giulia Veloce adotta la trazione integrale con tecnologia Q4, progettata per gestire la trazione della vettura in tempo reale. L’architettura di questo sistema comprende una scatola di rinvio attiva e un differenziale anteriore, progettati per soddisfare i requisiti tecnici specifici di Alfa Romeo. Il sistema permette di gestire in tempi molto rapidi una coppia elevata con un layout particolarmente compatto e leggero (l’aumento di peso è di soli 60 kg circa).
La scatola di rinvio utilizza una tecnologia di frizione attiva avanzata che assicura una guida estremamente dinamica e, al tempo stesso, consumi ridotti. Nel dettaglio, il sistema Q4 monitora continuamente numerosi parametri, per garantire la migliore ripartizione di coppia tra i due assali in funzione dell’utilizzo della vettura e dell’aderenza. Questa tecnologia è in grado di prevedere le perdite di aderenza delle ruote, affidandosi alle informazioni raccolte dai sensori di accelerazione laterale e longitudinale, di angolo volante e di velocità d’imbardata. In condizioni normali, la Giulia Veloce Q4 si comporta come una normale trazione posteriore, poiché il 100% della coppia viene inviato al retrotreno.
All’approssimarsi del limite di aderenza delle ruote, il sistema trasferisce in tempo reale fino al 60% della coppia motrice all’assale anteriore, attraverso una scatola di rinvio dedicata. In sostanza, il sistema Q4 assicura tutti i vantaggi della trazione integrale in termini di stabilità, trazione e sicurezza e, allo stesso tempo, garantisce consumi ridotti, reattività e tutto il piacere di guida di un’auto a trazione posteriore.
Comportamento neutro
Guidando la Giulia Veloce 2.2 Turbo Diesel Q4 su un percorso ricco di curve, abbiamo apprezzato l’assetto sostanzialmente neutro. Difficile, infatti, che compaia il sottosterzo (a meno di non sbagliare platealmente l’ingresso in curva), mentre il sovrasterzo di potenza è ben presto inibito dal controllo elettronico di stabilità non disattivabile. Una scelta che non condividiamo sia per le doti intrinseche eccellenti del telaio, sia per il fatto che i veri Alfisti non disdegnano certo le derapate di potenza. Inoltre, come avviene per le Giulia a trazione posteriore, vi è sempre una perfetta interazione tra avantreno e retrotreno che contribuisce a disegnare traiettorie perfette.
Se la Giulia Veloce 2.2 Q4 potesse esprimere pienamente il potenziale dell’assetto sconnettendo l’ESP e avesse uno sterzo meno leggero, diventerebbe senz’altro il punto di riferimento assoluto in termini dinamici della propria categoria. Scettro che, volenti o nolenti, spetta ancora oggi alla Jaguar XE 2.0d con trazione AWD.
Gian Marco Barzan