In base alla ricerca Think Good Mobility di Goodyear e London School of Economics, nel nostro Paese c’è una buona apertura nei confronti delle auto a guida autonoma, pur con qualche riserva.
Agli italiani l’automobile piace ancora molto, infatti il 41% la considera uno status symbol come avveniva quarant’anni fa. Piacciono molto anche le innovazioni tecnologiche, poiché il 68% dei nostri connazionali dichiara di apprezzare i più svariati dispositivi tecnologici per le auto, posizionandosi così al secondo posto in Europa.
Questi dati emergono dal progetto Think Good Mobility, nel quale Goodyear e la London School of Economics and Political Science hanno condotto una ricerca su 11 Paesi del Vecchio Continente, volto a misurare le aspettative degli automobilisti in termini di auto a guida autonoma.
Mentre la media europea dimostra di temere che i veicoli a guida autonoma possano subire malfunzionamenti (73% del campione), molti tra i nostri connazionali dimostrano di avere fiducia in questi nuovi mezzi di trasporto, con la percentuale di preoccupati che scende al 53%.
Dall’indagine è emersa anche la convinzione che i veicoli autonomi si comportino in maniera più prevedibile rispetto a quelli tradizionali, come afferma un italiano su due. Ciò nonostante permangono perplessità sul corretto funzionamento del mix tra le diverse generazioni di veicoli (autonomi e non). Una delle ragioni potrebbe riferirsi al fatto che gli italiani sono convinti che gli altri automobilisti guidino male, come dimostra il 42% degli intervistati. Dato, questo, più alto rispetto al resto d’Europa.
Quasi due italiani su tre affermano che sentiranno la mancanza della guida stessa in quanto fattore di piacere. E non potrebbe essere altrimenti nella patria delle auto sportive per eccellenza da guidarsi su percorsi straordinari.
La redazione