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Controllo attivo dello chassis: un’altra “chicca” McLaren

Intelligenza alla seconda

Il “Proactive Chassis Control II”, cioè il nuovo controllo attivo dello chassis, è un’altra delle importanti innovazioni che McLaren ha preparato per la seconda generazione della Sport Series. La Casa di Woking ne deve presentare l’anteprima mondiale all’87° Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra, il prossimo 7 marzo.

Man mano che l’evento si avvicina, McLaren sta svelando pezzo per pezzo i contenuti tecnologicamente più intriganti ed avanzati di cui la nuova Sport Series farà sfoggio. Del resto le premesse e le promesse sono di quelle che contano: come Mike Flewitt CEO di McLaren Automotive, vogliono rappresentare “un salto in avanti rivoluzionario sia per il brand sia per il segmento delle supercars”.

A Gennaio è stato il caso del telaio Monocage II, in fibra di carbonio, ultraleggero, e che ha permesso di abbassare il centro di gravità rispetto all’edizione precedente (finra di carbonio e metallo). In più, è stata decisa come “chicca” per super appassionati, la possibilità di lasciare al vivo lo chassis con l’opzione “Monocage Visibile”. Una delle personalizzazioni hi-tech per i clienti attratti dal “carbon style”.

Sotto controllo

Con il Proactive Chassis Control II (Controllo dello Chassis Proattivo II, nuovo sviluppo del “Proactive Chassis multi-mode”) chi sta alla guida può scegliere tra le tre modalità di risposta dinamica Comfort, Sport o Track, secondo preferenze e condizioni di guida. Il fine è di ottenere il miglior equilibrio in fatto di trazione, aderenza in curva, maneggevolezza. Il sistema reagisce infatti diversamente mentre misura parallelamente le sollecitazioni dinamiche del tracciato e gli input che arrivano dal guidatore (es. sterzata, accelerazione, cambiata, velocità nei cambi di traiettoria). In sostanza, riflette lo stile dell’individuo e le condizioni di guida.

Il “Proactive Chassis Control II” utilizza 12 sensori in più della telaistica dei modelli Super Series precedenti, incluso un accelerometro su ogni mozzo delle quattro ruote che recepisce le informazioni e calcola quanta aderenza ha ogni ruota a terra (in senso longitudinale e trasversale). Le reazioni sono immediate e non solo da parte dei controlli dinamici attivi (secondo configurazione), ma anche dell’assetto. L’algoritmo chiamato Optimal Controller” (controllore ottimale) analizza i parametri in millesimi di secondo e adegua costantemente lo smorzamento delle sospensioni. A ulteriore beneficio della trazione.

In fatto di controlli dinamici gestibili dal pilota, un’altra caratteristica tecnica sfoggiata dal nuovo modello è il McLaren “Variable Drift Control” (mediante l’inserimento della funzione di controllo del drift, o derapata), che vuole offrire un maggiore coinvolgimento al guidatore nello sfruttare a fondo le potenzialità dinamiche della seconda generazione della Super Series. Agisce sull’intensità di intervento dell’ESP “Electronic Stability Control” (Controllo Stabilità Elettronico), che può essere regolata manualmente a tocco di dita dal comando visualizzato sullo schermo centrale dell’infotainement.

Come avevamo già accennato in precedenza, alte nformazioni approfondite e dettagliate sulla seconda generazione Super Series si confermeranno con l’avvicinarsi del salone ginevrino di marzo.

Redazione MotorAge.it

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