Firmata dai Giugiaro la Supercar ibrida cinese. Come un Jet
A Ginevra la cinese Techrules GT96 versione stradale. Con turbina e stile da Jet
L’industria automobilistica è un cavallo che il business cinese sta galoppando sempre più forte. Mentre tanti brand fanno patti per andare a produrre dentro il florido mercato della Grande Muraglia, dalla stessa Cina colossi dell’economia e ricche start-up si sono preparati per furoreggiare sul mercato globale della mobilità, nel mondo “che conta”. Ormai non si tratta di cloni o vetturette. Si tratta di vere supercar, come quella che Techrules si appresta a presentare all’87° Salone di Ginevra (dal 7 Marzo).
Dal concept GT96 portato alla precedente rassegna elvetica (foto in basso), il bolide è stato sviluppato nella versione destinata alla produzione in serie. Cavallo di battaglia è la sua tecnologia powertrain ibrida con generatore a turbina TREV (Turbine-Recharging Electric Vehicle). Un sistema davvero fuori dagli standard, a cui pochi si sono azzardati ad avvicinarsi per un’auto di serie.
Come combustibile può utilizzare benzina, gasolio o gas, a cui si affianca l’energia dei sei motori elettrici di trazione. Si avvale di una micro-turbina per generare l’elettricità necessaria alla ricarica del pacco batterie, promettendo efficienza e prestazioni superiori, oltre al contenimento di pesi e volumi dell’impianto (ad autonomia “estesissima”). Con un sistema capace di circa 1030 hp, a quanto pare per l’accelerazione da 0 a 100 Km/h basterebbero solamente 2,5 secondi.
Giugiaro e Gianetti le menti italiane nel progetto
Il bello è che dietro la concezione di questa vettura ibrida sportiva ci sono menti di italiani dai nomi prestigiosi.
Da Pechino, la Techrules si può permettere di confermare caratteristiche di design fuori dall’ordinario, di ispirazione aerospaziale, grazie alla firma di Fabrizio e Giorgetto Giugiaro. Una garanzia per l’immagine e la credibilità del prodotto.
Lasciata la Italdesign al gruppo Volkswagen Audi, i talentuosi Giugiaro hanno creato nel 2016 la Gfg Progetti per offrire servizi di design nell’industria dell’automotive. Da qui la decisione di accettare il patto di collaborazione con la Techrules, forte di capitali e di un progetto importante per impronta stilistica e innovazione in fatto di energia applicata (foto: William Jin, Ceo di Techrules, con Fabrizio e Giorgetto Giugiaro).
Come viene affermato, la creazione vuole che le forme seguano la funzionalità, con un design modulare nel quale vari aspetti tecnici consentono diverse configurazioni attorno al posto di guida centrale.
A esaltare la scenografia, c’è poi il cupolino in stile jet da caccia, che si solleva dalla carrozzeria per l’accesso e l’uscita dall’abitacolo. Ma un po’ tutto mostra scelte di chiara ispirazione aeronautica, con altissimi livelli di qualità.
Negli elevati standard costruttivie prestazionali c’è altro che parla italiano. L’autotelaio è progettato dall’azienda L.M. Gianetti, specialista di auto sportive e da competizione che negli anni ha collaborato con tutti i marchi del gruppo Fiat, e con Ferrari.
Una vettura decisamente elitaria questa GT96, che assemblata a Torino, secondo i programmi di Techrules dovrebbe essere prodotta in circa 25 esemplari all’anno. A sfidare particolarissimi rivali sulla scia di McLaren P1.
I vertici della Casa annunciano altri sviluppi. Vari elementi stilistici e tecnologici, dalle futuristiche luci anteriori tipo laser fino alla caratterizzazione dei LED a forma di stella al posteriore, passando per l’impianto con telecamere integrate per l’ampia visione posteriore, saranno estesi a un’intera famiglia di auto nei prossimi anni.
Redazione MotorAge.it