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Lexus IS Hybrid: All’attacco delle europee

Impressioni di guida

La terza edizione della Lexus IS lancia il guanto di sfida alle berline del Segmento D, che rispondono ai nomi di Alfa Romeo Giulia, Audi A4, BMW Serie 3, Jaguar XE e Mercedes-Benz Classe C. Il suo principale asso nella manica è la motorizzazione ibrida.


Sulla scia di un grande successo

Dopo aver venduto oltre un milione di unità a livello globale, dal 1999 a oggi, l’importanza della IS all’interno della gamma Lexus è stata ulteriormente rafforzata. La nuova edizione, infatti, è stata sottoposta ad affinamenti che dimostrano impegno a profusione per ottenere le migliori performance dinamiche possibili, assieme alla linea e agli interni rinnovati. Dal canto suo il Chief Engineer Naoki Kobayashi riassume così la nascita del modello: “Prima di dare il via ai lavori per la nuova IS, il mio team ha girato il mondo in cerca dell’ispirazione giusta, raccogliendo i feedback dei clienti.

Questa ricerca è stata di fondamentale importanza per riuscire a migliorare un modello dalle qualità già ampiamente riconosciute. Dopo mesi di progettazione computerizzata e di bozze su carta, i nostri maestri artigiani hanno gettato le basi del nuovo modello, mantenendo il profilo slanciato e la linea del tetto dell’originale, ma riuscendo anche a infondervi maggiore carattere. Tra i nuovi elementi di design spiccano la griglia a clessidra, la linea sulle fiancate e i nuovi LED a diamante che insieme caratterizzano la IS più distintiva mai realizzata” ha concluso Kobayashi.

Attenzione maniacale per ogni singolo dettaglio

La nuova IS conferma l’alta qualità costruttiva tipica di ogni Lexus. Questo lo si evince da una serie di fattori, che vanno dalla carrozzeria con verniciatura ben stesa e perfetto accoppiamento tra le parti agli interni caratterizzati da materiali nobili (come gli inserti in legno rifiniti al laser), nonché assemblati in modo impeccabile. Rimanendo a trattare dell’abitacolo, il display multimediale raggiunge i 10,3 pollici, mentre il nuovo schermo ad alta definizione offre immagini più grandi e più nitide.

La IS è, inoltre, equipaggiata con ingresso USB, Aux e connettività Bluetooth. Il pacchetto Lexus Premium Navigation include anche la più recente evoluzione della Remote Touch Interface e l’optional del Wi-Fi di bordo. Degno di nota, infine, l’impianto Pioneer Premium Sound System, con l’introduzione di nuovi altoparlanti da 9 cm e funzioni combinate di tweeter e mid range. A richiesta la Lexus IS può essere equipaggiata con il Mark Levinson® Premium Surround System da 15 altoparlanti, progettato specificamente per questa vettura.

La forza dell’ibrido

Per quanto concerne la motorizzazione, la Lexus IS Hybrid associa un motore 4 cilindri in linea a benzina bialbero 16 V di 2.494 cm3 a un propulsore elettrico. Ne deriva una potenza massima di sistema pari a 223 CV, che però non deve far pensare alle alte prestazioni. Al riguardo, con i suoi 8”3/10 sullo 0-100 km/h la IS Hybrid non è certo un “fulmine di guerra”. Meglio apprezzare l’elasticità di marcia e, ancor più, il contenimento dei consumi, tanto è vero che la Lexus dichiara una media di 4,3 litri per 100 km nel ciclo combinato, corrispondenti ad appena 97 g/km di CO2. Infine, come da tradizione Lexus, il motore termico è silenziosissimo.

Cambio piuttosto lento

In un mondo di cambi automatici a doppia frizione, oppure dell’insuperabile ZF 8 rapporti con convertitore di coppia, stupisce che Lexus si affidi ancora a un sistema a variazione continua. Intendiamoci, non vi è assolutamente “l’effetto elastico” tipico di questo genere di trasmissioni, ma manca quel piglio sportivo che qualche guidatore potrebbe desiderare. E questo vale anche selezionando il programma più dinamico, con tanto di selezione manuale delle marce. Selezione assai apprezzabile poiché la scelta è tra l’ergonomica leva centrale e i pratici bilanceri al volante.

Comportamento imperturbabile nelle curve

La trazione posteriore, le raffinate sospensioni e la distribuzione ottimale dei pesi sui due assi rendono la Lexus IS Hybrid molto precisa nelle curve. Il comportamento è sostanzialmente neutro, tuttavia manca un po’ di quel coinvolgimento alla guida riscontrabile sulle concorrenti Alfa Romeo Giulia, BMW Serie 3 e Jaguar XE. Nulla di trascendentale, sia chiaro, anche perché ci sono tanti guidatori che antepongono il comfort su tutto. E le Lexus sono il paradigma del buon comfort di marcia.

Gian Marco Barzan

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