L’ultimo capolavoro da 764 CV di Horacio Pagani sarà prodotto in appena 100 esemplari, a un prezzo che parte da 2.280.000 euro tasse escluse.
L’esclusiva supercar italo-argentina debutta al Salone di Ginevra 2017 (9-19 marzo) e, come è evidente, le differenze con la Huayra coupé non si limitano alla mancanza del tetto. Il fondatore dell’azienda Horacio Pagani, afferma che la Huayra Roadster è stato il progetto più complicato che la casa abbia affrontato.
Tecnologia di altissimo livello
La Pagani Huayra Roadster è stata oggetto di un’attenzione maniacale per la riduzione del peso che ha portato ad un risultato sorprendente. Infatti il peso della Roadster è pari a 1.280 kg, 80 kg in meno rispetto alla Huayra Coupé. Un aspetto unico al mondo, ottenuto associando il Carbo-Titanio al Carbo-Triax HP52, materiali raffinatissimi che hanno consentito, inoltre, di aumentare la rigidità torsionale e flessionale.
Sotto al suo cofano posteriore, visibile grazie al lunotto in vetro, c’è un poderoso 12 cilindri 5.980 cc biturbo costruito specificamente da Mercedes-AMG per Pagani Automobili, erogante la bellezza di 764 CV a 6.200 giri/min. e oltre 1.000 Nm di coppia disponibili già a soli 2.400 giri/minuto.Il 6 litri è dotato di turbine studiate appositamente per dare una risposta immediata all’acceleratore. Le prestazioni sono senz’altro eccezionali: si parla di 350 km/h di velocità massima e appena 3″ per arrivare da 0 a 100 km/h. Ma avremo maggiori dettagli prossimamente al Salone di Ginevra dove verrà presentata la Huayra Roadster.
Tutto (o quasi) magnificamente a vista
A differenza di molte altre supercar, la Pagani Huayra Roadster ha la meccanica quasi completamente a vista. Una vera e propria filosofia del bello associato alla funzionalità, dove ogni minimo particolare appaga gli occhi degli appassionati. Filosofia che risale ai tempi della Zonda e quindi alle origini del prestigioso Marchio del modenese.
Tutta l’aerodinamica è stata rivista per garantire una penetrazione ancora superiore rispetto a quella della coupé. Spiccano quattro flap (due davanti e due dietro) che agiscono indipendentemente al fine di garantire la massima deportanza possibile. Si tratta di un sistema di aerodinamica attiva che consente di mantenere il fondo piatto della vettura costantemente parallelo alla strada. La presa d’aria inferiore frontale, ora è più squadrata e con un’inedita trama interna.
Cambiamenti visibili anche nella parte posteriore della la Huayra Roadster, soprattutto sul disegno del cofano, dove sono state collocate due “pinne” che partono dai poggiatesta e arrivano ai quattro scarichi centrali. Sotto, invece c’è un nuovo estrattore, naturalmente in carbonio. Raffinate, manco a dirlo, le sospensioni a controllo elettronico.
Volendo coprirsi…
La Pagani Huayra Roadster è la sublimazione del piacere di viaggiare. Vento tra i capelli, i profumi della natura circostante e sopratutto quella fantastica “orchestra meccanica” che è il V12 Mercedes-AMG. Facile quindi ipotizzare come questo capolavoro verrà utilizzato spesso e volentieri in open air, ma quando i rigori del tempo meteorologico indurranno a più miti consigli si potrà sempre contare su una capote in tela e in fibra di carbonio.
Volendo prepararsi adeguatamente per l’inverno, inoltre, è disponibile un tetto rigido in carbonio con un elemento centrale in vetro. Tetto anch’esso magnifico come tutta la macchina. Una vera e propria opera d’arte viaggiante di cui saranno costruiti solo 100 esemplari già tutti venduti ad una cifra che parte da 2.280.000 euro tasse escluse.
La redazione