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Servizio taxi bloccato. Proteste contro “gli abusivi”: inutili

Tassisti contro Uber. Ma non è l’unico nel noleggio conducenti

Servizio taxi bloccato a Roma e proteste a Torino, Milano e in altre città, e a quanto pare non sarà finita qui. Tassisti arrabbiati contro quella chiamano la “sanatoria pro Uber“, considerata come  una norma inserita nel maxiemendamento al decreto Milleproroghe approvato dal Senato. In particolare, a far infuriare i tassisti è il fatto che l’emendamento al dl Milleproroghe prevede un nuovo slittamento, fino alla fine 2017, all’avvio di quelle misure che dovrebbero limitare i servizi di noleggio con conducente (Ncc).

Slittamento già previsto. La norma che fa infuriare i tassiti. Ma le proteste serviranno a poco

La firma della proroga da parte della senatrice Linda Lanzillotta (Pd), conferma di fatto quanto già previsto dal testo approvato dal governo.

In molti sono però convinti che tutte queste agitazioni da parte della pur forte coalizione dei guidatori di taxi, alla fine servirà a poco. Anche quando per il servizio di noleggio con conducente entrerà in vigore il divieto di sosta in posteggio di stazionamento su suolo pubblico nei comuni dove è presente il servizio di taxi. In tali comuni i veicoli che offrono un servizio di noleggio con conducente, viene spiegato, devono sostare, a disposizione dell’utenza, esclusivamente all’interno della rimessa. In questo modo le “chiamate per un’auto con conducente” tramite la App, l’applicazione del cellulare smartphone, dovrebbe scomparire? Sembrerebbe una battaglia improba.

I servizi di noleggio con conducente tramite App potrebbero diventare Car Sharing con conducente, oppure car sharing con auto in condivisione. Si noleggia l’auto ma con un passeggero, che poi si trasforma in guidatore. Di agenzie di car sharing, auto a noleggio per le strade, veicoli condivisi, chiamamoli come vogliamo, ce ne sono tantissime, e sono in continua espansione.

mytaxi come Uber: sempre più grande 

Uber, e il suo brand “satanizzato”, sono diventati la rappresentazione del “mostro” contro i taxi con licenza e i tassisti, che hanno anche le loro ragioni, economiche ed anche etiche (abbiamo già verificato in quali condizioni lavorino tali “conducenti a noleggio” e con quante relative garanzie. Ma il processo pare inarrestabile. Si parla di Uber, ma intanto ci sono altre grandi aziende del mestiere, che diventano sempre più forti.

Proprio nelle ore calde degli scioperi, mytaxi, tra le maggiori società d’Europa per la prenotazione di taxi tramite app, ha annunciato di aver acquisito il 100% della Taxibeat LTD, allargando il suo operato anche alla Grecia, che si aggiunge ad altri nove Paesi, quali Italia, Germania, Austria, Polonia, Spagna, Portogallo, UK, Irlanda e Svezia (per 100.000 conducenti affiliati, dichiara mytaxi – che fa parte del Gruppo Daimler -, disponibile nella gestione di chiamate tramite applicazione, in oltre 50 città.

La mobilità con le App parte dalle città

L’evoluzione dei concetti di mobilità (e business) fa parte di quel mondo informatico e cybernetico che abbiamo voluto e a cui  tutti, o quasi, si appassionano. I tassisti tradizionali sono vittime per conseguenza, al di là delle ragioni. Poco realistico pensare d eliminare i rivali con le App. Come i concessionari di autoveicoli non possono pensare di contrastare gli acquisti dei medesimi modelli direttamente on-line (anzi, la nuova realtà è sostenuta direttamente dalla case costruttrici, le stesse case che stanno entrando con sempre più convinzione nel settore del car-sharing e del noleggio). Fa tutto parte di una mondo della mobilità di nuova generazione.      

In occasione degli scioperi, non ha mancato l’appuntamento per farsi sentire il Codacons. Gli aeroporti della Capitale, Fiumicino e Ciampino, si sono svuotati di auto bianche, e un presidio di tassisti si è raccolto nei pressi di Palazzo Madama insieme ai rappresentanti sindacali, che sono riusciti ad evitare che le proteste diventassero più cruente.

Conseguenza, traffico in tilt

Enormi le difficoltà portate dall’assenza del servizio pubblico dei taxi, E il traffico va facilmente in tilt. Non solo a Roma. Presidi anche a Torino e a Milano, dove le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro urgente con il prefetto. L’Autorità per gli scioperi chiede approfondimenti sugli avvenimenti.

Secondo quanto rende noto il Mit, il Ministero dei Trasporti convocherà tutte le sigle sindacali dei tassisti per un incontro il 21 febbraio.

Intanto, le flotte delle società di car sharing e noleggio auto con conducente viaggiano, lavorano e si espandono. E con i blocchi al traffico nei centri cittadini per ogni auto con motore solo a combustione, i veicoli ibridi ed elettrici aumenteranno il fenomeno.

Redazione MotorAge.it  F.R.

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