Toyota Prius Plug-in Hybrid: forza alla seconda
Carica di energia. Anche dal tetto
Dopo l’onorata carriera della prima, Toyota lancia la seconda generazione della Prius Plug-in Hybrid. E in fatto di innovazioni applicate, è tutta un’altra cosa. Molte le novità tecnologiche introdotte, comprese delle anteprime di assoluto rilievo, che stanno fissando dei nuovi standard per gli impianti “elettrificati”, specie per le combinazioni tra motore a combustione e alimentazione elettrica, come è il caso di questa Prius PHV.
In evidenza, a esempio, il sistema Toyota duale motore/generatore che incrementa la potenza energetica. Ecco così il primo sistema di climatizzazione al mondo con pompa di calore a gas che migliora l’autonomia EV e il nuovo sistema di ricarica solare sul tetto per estendere ulteriormente l’autonomia EV, in modalità solo elettrica.
Passaggi importanti per le evoluzioni delle tecnologie ibride della gamma di Toyota e Lexus, che stanno puntando decisamente in questa direzione.
Complici queste tecnologie la Prius Plug-in Hybrid ottiene prestazione di vertice nella categoria. L’autonomia in modalità elettrica è potenzialmente in grado superare i 50 km (il doppio rispetto al modello precedente), fino a velocità di 135 Km/h, le emissioni di CO2 sono abbattute a 22 g/Km, con la media dei consumi che è quasi ridicola: 1 litro per 100 Km.
L’ibrido come vera cultura
Il debutto della nuova Prius Plug-in in Italia è programmato per il prossimo Giugno (prezzi e piano di lancio saranno comunicati in seguito), e l’obiettivo di vendita sarà determinato anche in base allo sviluppo delle infrastrutture di ricarica e alla crescita del mercato delle vetture con sistema Hybrid ricaricabile.
Il sistema alternativo al Full Hybrid, cioè Ibrido senza ricarica Plug-in, ad autonomia estesa. Il gruppo Toyota è stata tra i primi costruttori a credere fermamente nella cultura dell’ibrido, e la ritiene la migliore opzione per oggi e per il futuro.
Nel 2016 il mix di vendite Toyota-Lexus di vetture ibride è arrivato al 45% e l’obbiettivo è di portarlo al 60% entro la fine del 2017, grazie ai rispettivi nuovi modelli. Molto affidamento viene fatto sulla Toyota C-HR, nuovo crossover che viene venduto quasi interamente con tecnologia ibrida.
Andrea Pasqua – Redazione MotorAge