Tempo di restyling per la Toyota Yaris, che debutta Al Salone di Ginevra 2017 proponendo un nuovo stile e innovazioni tecniche e tecnologiche
La Toyota Yaris aggiornata vanta ben 900 componenti interamente nuovi. Non è poco per la compatta nipponica giunta al restyling “di metà carriera”, ma del resto quando i soggetti sono l’ottimizzazione della sicurezza e delle performance globali, la mano dei progettisti non può che essere pesante nel senso più buono del termine.
Il punto di vista estetico
Inediti due colori della carrozzeria, ossia Tokyo Red e Hydro Blue. Gli interni fanno segnare miglioramenti sotto il profilo della qualità percepita, fermo restando il fatto che non ci si può aspettare “una Lexus in scala ridotta”. Nel dettaglio, spiccano la plancia ridisegnata, lo schermo touch da 4,2”, il volante e le bocchette di climatizzazione completamente inediti.
Sul fronte motoristico
Debutta un motore a benzina da 1.5 litri che rimpiazza il precedente 1.3. Un’altra piccola “spallata” al downsizing, fino a qualche tempo fa imperante ai limiti dell’impossibile, ma soprattutto un mirabile esempio di alta tecnologia abbinata a un propulsore dalla cilindrata contenuta. Infatti, il nuovo motore può funzionare sia con il classico ciclo Otto che con quello Atkinson, sfruttando sia il sistema di variazione continua VVT-IE, sia l’esclusivo dispositivo di raffreddamento ad acqua del collettore di scarico. Soluzioni in grado di ottimizzare il consumo di carburante.
Quanto alla potenza massima, i suoi 111 CV consentono, complice il peso non esagerato, di compiere lo sprint da 0 a 100 km/h in 11” netti e di riprendere da 80 a 120 km/h in appena 17”6/10 nella marcia più alta. Il nuovo propulsore 1.5 della Toyota Yaris è già omologato secondo la normativa antinquinamento Euro 6c ed è allineato al nuovissimo ciclo di omologazione Real Driving Emission.
La redazione