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Debutta il TruCam: sarà il nuovo incubo degli automobilisti?

Si tratta di un sistema avanzato che, oltre agli eccessi di velocità, accerta altre infrazioni. Il TruCam avrà anche funzione di controllo dell’utilizzo delle cinture e del cellulare alla guida, oltre a assicurazione, scadenza revisione, ecc.

Sperimentazione in Lazio e in Sardegna

Il TruCam è un nuovo dispositivo che controlla la velocità, le cinture allacciate e l’eventuale utilizzo del cellulare alla guida. Attualmente il sistema è in fase di sperimentazione in Lazio e in Sardegna, ma la Polizia Stradale prevede di estenderlo in tutta Italia affiancato dal classico Telelaser.

Il TruCam viene posizionato a bordo strada, quindi un agente punta l’apposita telecamera sui veicoli che sopraggiungono, controllando tramite il collegamento con gli archivi della Motorizzazione la targa i dati degli stessi (assicurazione, scadenza revisione, ecc.). Oltre all’acquisizione di questi dati, il dispositivo scatta una foto all’interno dell’abitacolo per verificare che le cinture di sicurezza siano allacciate e che il guidatore non abbia il telefonino all’orecchio, come sovente purtroppo accade.

Una memoria praticamente infinita

La memoria del TruCam è di ben 2 GB o addirittura superiore, il suo funzionamento si basa sulla piattaforma Linux e può essere utilizzato anche di notte in quanto dotato di un flash a infrarossi. Nessuno può sfuggire da questi controlli, in quanto il sistema registra velocità fino a 320 km/h.
TruCam può essere puntato sia contro le auto in arrivo, sia su quelle che hanno già oltrepassato il posto di blocco. Inutile quindi frenare prima di passare davanti TruCam e accelerare subito dopo pensando di aver “scampato” il pericolo.

Ricorso impossibile?

Fermo restando il fatto che il rispetto rigoroso delle regole del Codice della Strada sia sacrosanto, il supporto elettronico fa sorgere qualche dubbio. Innanzitutto non può essere vero, come si legge in giro, che questo sistema renda impossibile il ricorso. Se questo vale per la velocità e l’uso indiscriminato del telefonino, non altrettanto potrebbe avvenire con il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza.

E’ difficile, infatti, che il sistema “riconosca” che una determinata persona a bordo di un’auto sia esentata dalle cinture, per via di alcune patologie o impedimenti fisici, così come le donne in avanzato stato di gravidanza per le quali, in casi specifici, sia sconsigliato di allacciare il dispositivo di ritenuta in questione. A nostro avviso, quindi, diventa più che mai utile fermare immediatamente il trasgressore (o presunto tale), al fine di svolgere accertamenti più approfonditi. E poi, riguardo la foto frontale “come la mettiamo con la privacy?”

La redazione

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