Lotus Elise Sprint 220: più leggerezza e ancora più potenza
798 kg di peso, associati a un motore sovralimentato da 220 CV consentono alla nuova versione estrema dell’ Elise l’accelerazione 0-100 km/h in 4”5/10, assieme a un’agilità innegabile.
Fedele alle origini
Il contenimento dei pesi è sempre stato un atout di molte Lotus, Elise in particolare. Quest’ultima si arricchisce oggi della versione Sprint 220 che adotta un motore 4 cilindri 1.800 cc sovralimentato erogante 220 CV, il quale deve spingere un peso di appena 798 kg. Tutto questo permette, come accennato in apertura, di staccare 4”5/10 sullo 0-100 km/h. Per quanti si accontentano, se così si può dire di una vettura che rimane comunque un “piccolo bolide”, esiste anche la versione Sprint normale equipaggiata da uno spumeggiante propulsore 1.600 litri aspirato da 136 CV. In questo caso l’accelerazione 0-100 km/h si svolge in 6”3/10, tempo distante rispetto a quello dell’edizione 220 ma comunque eccellente in termini assoluti.
Ritocchi mirati per Elise Sprint 220
L’introduzione nella gamma Elise di questa nuova variante ha coinciso con alcuni aggiornamenti stilistici nella parte frontale e in quella posteriore, grazie all’adozione di inediti paraurti. Anche all’interno, rimasto essenziale e minimalista come sempre, vi è una plancia ristilizzata e lo spettacolare tunnel centrale con meccanismi del cambio a vista. Cambio rigorosamente manuale, da azionarsi con movimenti precisi e decisi come si conviene a trasmissioni sportive del genere.
Molto pratica, inoltre, la pedaliera ravvicinata che consente punta tacco perfetto. Tornando a trattare del contenimento del peso, in questa direzione vanno l’impiego della batteria agli ioni di litio (che ha fatto risparmiare 9 kg), di nuovi sedili con guscio in fibra di carbonio e rivestimento in Alcantara (-6 kg) e di inedite ruote in lega d’alluminio (-5 kg). Ulteriori 6 kg sono stati tolti grazie all’adozione della fibra di carbonio per diversi elementi e al lunotto in policarbonato.
Telaio di assoluta eccellenza
L’impostazione tecnica della configurazione Sprint rimane quella classica di tutte le Lotus Elise, ossia a motore posteriore centrale. Riguardo le sospensioni, figurano i doppi quadrilateri deformabili (di cui i posteriori con l’originale layout “a freccia inversa”) che permettono l’ottimale recupero di camber e la migliore precisione possibile nelle curve. Naturalmente non manca l’ESP, il cui intervento si può regolare su diverse posizioni fino alla completa esclusione. Non vorrete mica rinunciare alle derapate di potenza, in circuito, con una macchina del genere!
Gian Marco Barzan
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E’ molto bella! Chissà perchè non se ne vedono molte in Italia