Il circus della Formula 1 riapre le giostre, in una stagione che annuncia sorprese.
Le prime incognite riguardano quindi il team Mercedes Petronas, che ha scelto il finlandese ex Williams Valtteri Bottas per raccogliere l’impegnativa eredità del tedesco. Un pilota giovane, considerato di talento, cresciuto parecchio nella scuderia britannica ma ancora a caccia della prima vittoria, soltanto sfiorata. Sembra quindi scontato che la casa tedesca affidi il ruolo di prima guida allo smaliziato Lewis Hamilton, già vincitore di tre allori iridati. Se poi avrà voglia di fare da chioccia al più acerbo collega è un’altra storia.
Bottas potrebbe voler approfittare della splendida opportunità professionale che il destino gli ha voluto riservare e dare da subito l’assalto ai bersagli grossi, approfittando di una vettura ben più competitiva rispetto a quella avuta a disposizione nei suoi trascorsi inglesi.
Ma si sa, Hamilton è un osso duro, ingombrante, che tende a prendersi le luci della ribalta. Pertanto va innanzitutto verificata la convivenza tra i due piloti delle frecce argentate: ci saranno ruoli ben definiti con Hamilton a fare da capitano, oppure, come accaduto nel lungo duello con Rosberg, si vedranno scaramuccie di troppo che alla lunga segnano i rapporti tra partner? Intanto Hamilton ha detto che Bottas sta facendo un gran lavoro con gli ingegneri mettendo a disposizione un sacco di informazioni sulla vettura, utili per tutto il team. Vedremo come andrà il passaggio di csegne Rosberg-Bottas.
Ci attendiamo invece il riscatto della Ferrari, dopo una stagione a dir poco amara chiusa senza neanche una vittoria all’attivo. Il team di Maranello aveva già gettato il seme della rivoluzione nelle battute finali della scorsa stagione con l’innesto del nuovo direttore tecnico Mattia Binotto in sostituzione di James Allison, e in fatto di prestazioni in pista la nuova SF70H ha già dato riscontri Incoraggianti nei test di Montmelò, per affidabilità e tempi, senza neanche che Vettel abbia forzato più di tanto. Per la bellezza del Mondiale c’è bisogno di una Ferrari di nuovo protagonista.
C’è curiosità anche per capire i livelli attuali delle Red Bull e i progressi di Max Verstappen, il quale si è ritagliato già delle belle soddisfazioni (brillante quinto posto nella sua stagione da debuttante). Insieme a Ricciardo, Verstappen potrebbe essere la mina vagante nelle prime file.
Con Rosberg fuori scena, il Mondiale vedrà al via quattro piloti ex campioni del mondo: oltre ad Hamilton, i due ferraristi Raikonnen e Vettel e Fernando Alonso. Quest’ultimo in difficoltà per le polemiche sulla Honda, che motorizza la sua nuova McLaren: Alonso non si vuole rassegnare ad un’ultima recita da comparsa (il contratto dello spagnolo scade a fine stagione e al momento il rinnovo è tutt’altro che scontato). Ha salutato le corse in F1 invece Jenson Button mentre Felipe Massa sarà ancora a bordo della Williams, dopo aver accantonato l’ipotesi di ritiro causa il passaggio dell’ex compagno di scuderia Bottas alla Mercedes. Stagione decisiva per Toro Rosso, Renault e Haas, senza dimenticare le speranze della Sauber: per Pascal Wehrlein sarà la prima volta in gara come pilota della scuderia svizzera.
Inizia una rivoluzione: più spettacolo e piloti più eroici
Novità anche per l’ala anteriore, allungata a freccia, e con la discussa pinna. Al posteriore, invece, ala più bassa e larga, oltre a dei bei diffusori maggiorati, a favore del carico aerodinamico. Inoltre, molti meno problemi con i “gettoni” da pagare per gli interventi sulle power unti, e meno possibilità di fare furbate in visione della gara successiva. Già allo sguardo, le monoposto si mostrano con nuovi profili e accorgimenti per la sicurezza dei piloti.
E allora mettetevi comodi, pronti ad assistere al primo capitolo di un romanzo lungo venti puntate, che vedrà il suo epilogo il prossimo 26 novembre ad Abu Dhabi. Le scommesse sono iniziate. Hamilton e Vettel i favoriti, ma ci sono buoni “jolly” nella partita.
Nella foto gallery, calendario delle gare 2017 e, per curiosità, le quote dei vincenti per il primo round australiano.
Andrea Sicuro