Suzuki S-Cross 1.4 Boosterjet 4WD 6 AT: Più grinta col turbo
Impressioni di guida
Il propulsore 1.373 cc turbo a benzina del rinnovato crossover giapponese è brillante, a tratti sportivo. Ma il S-Cross 1.4 Boosterjet ha diverse altre peculiarità.
Fedele alle origini
Osservi, tocchi con mano, guidi una Suzuki e la sensazione è da sempre la stessa, quella di avere a che fare con un’auto robusta, affidabile e in grado di portarti in capo al mondo senza alcun problema. Sensazione che ritroviamo oggi provando la S-Cross 1.4 BoosterJet 4WD 6 AT, un crossover capace di macinare chilometri instancabilmente e anche di dire la sua nei percorsi off road, a patto di non pretendere performance da Samurai. Già, proprio la mitica Samurai dalla quale la S-Cross eredita nello spirito uno stile sbarazzino, pur con linea e missione completamente differenti. In sostanza, quella voglia di avventura tipicamente Suzuki si ritrova pienamente in questo crossover, che “lancia il guanto di sfida” al leader di mercato Nissan Qashqai, nonché al Jeep Renegade.
Finiture migliorate
Diciamo subito che nell’abitacolo le Suzuki hanno sempre avuto finiture un po’ “tirate via”, dove la plastica rigida la fa da padrona. Non è questo, però, il caso della S-Cross, la quale rispetto ai modelli precedenti compie una vera e propria inversione di tendenza, proponendo ad esempio rivestimenti morbidi al tatto riguardo la parte superiore della plancia. Qualcosa che innalza non poco il livello di qualità percepita, portando a pareggiare il conto con il rivale Qashqai (ancora lui).
Abitabilità e multimedialità soddisfacenti
A dispetto delle dimensioni esterne contenute, la Suzuki S-Cross ha interni assai spaziosi e comodi per cinque persone. Degna di nota, inoltre, l’ampia apertura delle portiere che facilita le “operazioni di imbarco e di sbarco” dei passeggeri. Non manca, inoltre, un moderno sistema multimediale con schermo touch screen da 7” che garantisce la completa integrazione con gli smartphone iOs e Android.
Sicurezza a tutto campo
Per quanto concerne la sicurezza, figurano il cruise control adattivo e il sistema di frenata automatica che evita (o quantomeno cerca di evitare) i tamponamenti a bassa velocità, nonché 7 airbag. La dotazione in materia può essere arricchita optando per la telecamera posteriore e i sensori di parcheggio, entrambi in grado di dare una mano durante le manovre più difficili. Avremmo gradito un sistema di parcheggio automatico, anche se poi ci si rende conto di come gli ingombri contenuti, la visibilità ottimale e la leggerezza dello sterzo siano di grande aiuto.
S-Cross sale di giri che è un piacere
Il motore 1.4 BoosterJet da 140 CV ha, secondo la migliore tradizione Suzuki, molta “schiena” fin dai bassi regimi e un allungo niente male. In altre parole un propulsore che sale molto velocemente di giri, spingendo la vettura da 0 a 100 km/h in 10”2/10 e facendole raggiungere 200 km/h tondi tondi di velocità massima. L’unico difetto è che in prossimità del regime di potenza massima, il BoosterJet tende a “fare la voce grossa” nonostante la presenza del turbocompressore (notoriamente una sorta di silenziatore indiretto). Le buone performance del motore sono debitamente assecondate sia dal cambio automatico opzionale veloce e al tempo stesso confortevole, sia dall’assetto. Quest’ultimo è tendenzialmente sottosterzante e rassicura anche i guidatori non particolarmente esperti, i quali però potrebbero lamentarsi di un ritorno dello sterzo un po’ troppo vivace nelle curve.
Buoni i freni, anche se nelle staccate più intense si desidererebbe maggior mordente. Quanto alla trazione integrale Allgrip, essa prevede le modalità Auto, Sport, Snow e Lock. Sui terreni accidentati il massimo è rappresentato dalla possibilità di bloccare il differenziale e di ripartire la coppia sui due assali nella percentuale 50-50. Certo, la S-Cross non può “vestirsi da Samurai” e nemmeno da Jimny, però…
Gian Marco Barzan
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