Debutta la versione ibrida plug in della nuova BMW Serie 5, che coniuga prestazioni molto elevate a bassi consumi di carburante. Peccato che nella BMW 530e iPeformance il bagagliaio perde 120 litri.
252 CV di potenza combinata
La BMW 530e iPerformance abbina un motore 4 cilindri TwinPower Turbo a benzina 2 litri con un propulsore elettrico, generando una potenza massima di sistema pari a 252 CV. Le prestazioni prevedono l’accelerazione 0-100 km/h coperta in 6”2/10 e la velocità massima di 235 km/h. Il lavoro simultaneo dei due motori consente, inoltre, il consumo medio (dichiarato dalla BMW) di 1,9 litri per 100 km nel ciclo combinato, corrispondenti a 44 g/km di CO2.
Le batterie agli ioni di litio sono alloggiate sotto il divano posteriore e si estendono parzialmente fino al vano bagagli, riducendo quindi la capacità di carico che scende dai 530 litri delle Serie 5 tradizionali a 410. La ricarica del propulsore elettrico avviene in marcia, oppure tramite la presa nella fiancata sinistra. Il cavo per la ricarica stessa può essere collegato a una normale presa di corrente domestica o tramite la wall box. Nel primo caso il tempo di rigenerazione è di 4 ore e 30 minuti, mentre nel secondo ammonta a 2 ore e 54 minuti.
Tre programmi di viaggio a zero emissioni
La propulsione elettrica può essere gestita tramite i seguenti setup: Auto eDrive, Max eDrive e Battery Control. Nella prima modalità è la centralina elettronica a “decidere” se utilizzare il motore elettrico, l’unità a benzina, oppure entrambe le unità secondo le situazioni contingenti. Per quanto riguarda la regolazione Max eDrive, il propulsore elettrico funziona da overboost in quanto entra in funzione premendo l’acceleratore a tavoletta per ottenere il pieno spiegamento di potenza. Il setup Battery Control consente d’impostare dal sistema multimediale la percentuale di ricarica della batteria che si desidera, da un minimo del 30% a un massimo del 100%.
Dinamismo confermato
In una breve presa di contatto alla guida della BMW 530e iPerformance, abbiamo constatato che nonostante l’aggravio di peso rispetto alle normali versioni a benzina e diesel, questa configurazione mantiene le immutate doti in termini di tenuta di strada e maneggevolezza proprie di ogni Serie 5. Il comportamento è sostanzialmente neutro e solamente disinserendo completamente il DSC è possibile il sovrasterzo di potenza tipico delle trazioni posteriori. Quanto all’utilizzo di entrambi i motori, impressiona favorevolmente la spinta combinata tra le due unità che porta in un batter d’occhio a velocità molto elevate. Il tutto perfettamente supportato dal cambio automatico a 8 rapporti, sempre rapido nello snocciolare le marce. Si tratta, lo ricordiamo, di un automatico classico con convertitore di coppia la cui velocità di azione è comparabile (se non migliore) ai sistemi doppia frizione.
La redazione
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