MotoGP: Marquez fa Capitan America. Rossi comanda il Mondiale
Marc Marquez domina il GP di Austin, ma Rossi si ritrova capoclassifica senza ancora vittorie.
Una gara perfetta quella di Marc Marquez, per ribadire a tutti, se ce ne fosse bisogno, che chi vorrà spodestarlo dal trono dovrà sudare parecchio nel fare i conti con lui. Un po’ a sorpresa, Rossi si trova in testa alla classifica, senza aver ancora vinto in questo Mondiale.
Dopo due gare in ombra, in sella alla sua Honda Marc Marquez ha vinto il Gran Premio di Austin, Texas, terza tappa del Mondiale, nel modo che gli riesce meglio, ovvero dominando dall’inizio alla fine. Come stava facendo anche in Argentina, a dire il vero, prima che la sfortuna (e il braccino) lo costringessero a un ritiro anticipato dalla corsa. Stavolta invece è andato tutto liscio per il pilota della Honda che non ha avuto rivali in pista, complice la prematura caduta di Maverick Vinales a inizio corsa.
Per l’attuale campione in carica, partito dalla pole, dopo il ritiro di uno dei rivali principali è stato quindi più facile avere la meglio su un circuito che di solito gli porta bene: sono ora cinque i successi consecutivi.
Marquez, bruciato al via da Pedrosa, ha la pazienza e la tenacia soppesate col bilancino per aspettare e infilare il sorpasso decisivo ai danni del collega connazionale al nono giro, impossessandosi della leadership e facendo progressivamente il vuoto sui rivali.
Gioisce Marquez ma esulta anche Valentino Rossi che, curiosamente, si porta in testa al Mondiale pur senza aver ancora iscritto quest’anno il proprio nome nella casella dei vincitori.
Il secondo posto ottenuto in Texas premia la costanza di rendimento del Dottore, che finora non è mai sceso dal podio in questa stagione. Rossi ha la meglio nello sprint finale con Pedrosa che, dopo aver sognato la vittoria, si deve accontentare del terzo posto.
Ai piedi del podio Cal Crutchlow mentre è da registrare l’ottima prova del francese Zarco, giunto quinto, che si conferma una delle rivelazioni di questo inizio di stagione.
Si delinea dunque il cerchio magico dei pretendenti all’alloro iridato, con i due alfieri della Yamaha e Marquez in prima fila. Intanto si registra un altro passo a vuoto delle Ducati che ancora non hanno trovato il ritmo giusto.
Soprattutto si attende il cambio di passo da parte dell’atteso, Jorge Lorenzo (soltanto nono), pagato a peso d’oro per riportare il titolo a Borgo Panigale, ma ancora non convincente in pista. La Desmosedici porta a casa un miglior sesto posto con Andrea Dovizioso che ha preceduto al traguardo l’ex collega Andrea Iannone, ora in Suzuki.
I conti non tornano in casa Ducati: urge cambiare marcia alla svelta se non si vuole rischiare di buttare all’aria un’altra stagione. Perché ad oggi la strada verso il successo sembra ancora terribilmente lunga da percorrere…
Andrea Sicuro