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BMW M240i-230i: Metti il turbo alla passione

Nuovi motori 6 e 4 cilindri TwinPower Turbo per la BMW Serie 2, disponibili per le versioni Coupé e Cabriolet.  LA BMW M240i Coupé raggiunge la velocità masssima autolimitata di 250 km/ accelerando da 0-100 km/h in 4”8/10.

Quella spinta che pare inesauribile

In dettaglio, la BMW M240i adotta un motore 6 cilindri in linea di 3 litri a benzina con tecnologia TwinPower Turbo, erogante 340 CV a 5.500 giri/min. e 500 Nm espressi nell’arco che parte dai 1.520 giri/min. e culmina ai 4.500 giri/min. Conseguentemente, la spinta appare corposa da regimi appena oltre il minimo e si mantiene tale sino a oltre il regime di potenza massima. Il tutto accompagnato da quel “timbro vocale” tipico delle BMW a sei cilindri che non finiresti mai di ascoltare.

Riguardo le prestazioni, la BMW M240i Coupé accelera da 0-100 km/h in 4”8/10, a fronte della velocità massima autolimitata a 250 km/h. In sostanza, la BMW M240i è dedicata a quanti desiderano una vettura dalle prestazioni non poi così distanti da quelle della M2, ma accompagnate da uno stile decisamente meno appariscente rispetto alla “sorella maggiore”. Sul fronte della trasmissione, la trazione è posteriore, oppure integrale xDrive, mentre il cambio di serie è il manuale a 6 rapporti, oppure l’opzionale automatico Steptronic a 8 rapporti.

Il quattro cilindri non è da meno

D’accordo, non avrà la musicalità inconfondibile del motore 6 cilindri in linea BMW, ma il nuovo propulsore 4 in linea che equipaggia la 230i ha parecchia “schiena” a ogni regime. Si tratta in sostanza dell’apprezzatissimo motore 2 litri BMW TwinPower Turbo, erogante 252 CV e 350 Nm da 1.450 a  4.800 giri/min. Anche in questo caso le prestazioni rimangono molto elevate, come testimoniano il tempo pari a 5”2/10 nell’accelerazione 0-100 km/h e la velocità massima autolimitata a 250 km/h.

Dinamica di guida

Mettersi al volante di una BMW Serie 2, indipendentemente dalla motorizzazione e dal fatto che sia Coupé o Cabriolet, equivale a un’esperienza di guida esaltante resa tale dalla trazione posteriore oppure integrale, dalla distribuzione dei pesi di 50:50 sui due assali e da una perfetta interazione tra meccanica ed elettronica.

In poche parole nelle curve si apprezzano la maneggevolezza e gli alti valori di tenuta di strada, con la piacevolissima sensazione del “dove la metti, rimane” garantita dalla sostanziale neutralità di comportamento che non richiede correzioni allo sterzo. Certo, il tipico piacere di guidare BMW raggiunge l’apice con la M240i che deve molto alla “sorella maggiore M2”. Quest’ultima è un vero e proprio mondo a sé, come avviene per tutte le realizzazioni della BMW M GmbH.

Gian Marco Barzan

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