FCA porta al vernissage Grand Cherokee Trackhawk, il SUV più potente al mondo: 717 CV sprigionati dal motore V8 6.2 litri sovralimentato.
“Scatto matto”
“E adesso esageriamo”, recitava una simpatica pubblicità degli Anni 80. E a ben vedere questa esclamazione calza a pennello della Jeep Grand Cherokee Trackhawk, capace com’è di lasciarsi alle spalle diverse supercar sportive. Eloquenti al riguardo le accelerazioni 0-96 km/h e 0-400 metri. Coperte rispettivamente in 3”5/10 e in 11”6/10, dovute ai 717 CV del V8 6.2 “Hemi” sovralimentato mediante un compressore volumetrico.
Infatti parliamo di un motore capace di rendere semplice bazzecola il peso superiore alle 2 tonnellate del maxi SUV americano, facendo raggiungere velocità “siderali” in un batter d’occhio. Velocità che culminano nei 290 km/h, un valore fuori dalla portata di qualsiasi concorrente più o meno diretto. Inoltre il propulsore “Hemi” regala agli appassionati un rombo rauco e cattivo. Sopratutto accompagnato da minacciosi crepitii agli scarichi e dal sibilo del compressore volumetrico.
Cambio più che adeguato
Con potenze del genere occorre una trasmissione in grado di resistere alla grande a forti sollecitazioni. Nessun problema, al proposito. I tecnici Jeep hanno attinto dal loro nutrito serbatoio tecnologico impiegando il cambio automatico a otto marce TorqueFlite, appositamente aggiornato.
Tale sistema tiene in considerazione diversi parametri, tra cui il posizionamento dell’acceleratore e le percorrenze delle curve. E ha diverse mappature che vanno dalla più confortevole alla più sportiva.
Il selettore Select Track permette di scegliere il setup della trazione integrale, tra le modalità Auto, Sport, Track, Tow e Snow. Degno di nota anche l’assetto, con tanto di ammortizzatori Bilstein a controllo elettronico. Ammortizzatori in grado di limitare al massimo sia il rollio che il beccheggio, a pieno vantaggio del comportamento su strada e in pista.
Allo stesso modo si apprezzerà appieno il poderoso impianto frenante Brembo, con dischi da 400 mm anteriormente e da 380 mm posteriormente, in grado di arrestare la vettura da 100 km/h in 35 metri.
Personalizzazioni racing
All’interno spicca in particolare la strumentazione con tachimetro con fondoscala a 320 km/h. Poi particolari in vera fibra di carbonio e il sistema multimediale Uconnect che dispone della visualizzazione di potenza e coppia istantanee. La Jeep Grand Cherokee Trackhawk “sfida a viso aperto” il Porsche Cayenne Turbo battendolo in velocità.
Gian Marco Barzan
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