MotoGp Le Mans beffa Rossi: trionfo e primato a Vinales
A Le Mans la gara più assurda dell’anno scuote il Mondiale MotoGp. E si farà ricordare per sempre.
In Francia Maverick Vinales si prende gara e vetta del Mondiale al termine di una gara rocambolesca in cui l’esito si è rovesciato radicalmente a due curve dalla fine.
Epilogo beffardo per Valentino Rossi che, in testa all’ultimo giro, si fa prima superare dal collega spagnolo della Yamaha e poi cade rovinosamente nel tentativo di effettuare il controsorpasso regalando il primo podio in carriera a Johann Zarco, secondo con la Yamaha Tech III. Terzo l’ottimo Dani Pedrosa che partiva dal quindicesimo posto in griglia.
Cuore in gola pensando ad Hayden.
Oltretutto si è gareggiato con il cuore gonfio in un week-end surreale segnato dall’incidente di Nicky Hayden. Un evento che ha scosso tutti gli sportivi e appassionati delle corse motociclistiche. Si sono rivelate gravissime le condizioni dell’ex campione del mondo, ora in Superbike, al quale vanno gli auguri di pronta guarigione. Ora dopo ora si sperano segnali positivi dall’ospedale Bufalini di Cesena, dove è ricoverato nel reparto di rianimazione e lotta ancora tra la vita e la morte.
Inevitabile pensare che non sia stato un wee-kend come tutti gli altri quello che si è avvertito in pista, ai box e sugli spalti. Ma tant’è: come il mondo del business è solito dire, “the show must go on”.
Valentino scosso per l’amico.
Più di tutti il pilota più scosso sembrava proprio essere Valentino, grande amico di Hayden, e dunque provvisto di una motivazione particolare per fare bene a Le Mans. Da questo punto di vista il Dottore non può rimproverarsi nulla. La gara disputata è stata di alto livello e lascia ben sperare i tifosi italiani, nonostante la prima vittoria stagionale tardi ancora ad arrivare.
La ricaduta nella caccia al titolo rischia tuttavia di risultare pesante: sono ora ventitré i punti di svantaggio rispetto al neo leader Vinales, che ora avrà un motivo in più per credere al titolo Mondiale. La montagna da scalare si preannuncia ripida per il pesarese.
Giornata amara anche per il campione del mondo Marc Marquez, per la seconda volta costretto al ritiro in una stagione finora contrassegnata da alti e bassi. Permangono quindi dubbi sull’affidabilità della sua Honda e sulle possibilità dello spagnolo di confermarsi sul tetto del mondo: senza dare continuità alle proprie prestazione, non si va da nessuna parte.
Marquez cade mentre era quarto e in lotta per la terza piazza con Rossi, superato al via da Zarco e Vinales. Il francese della Yamaha Tech III recita subito la parte della lepre ma alla settima tornata viene superato da Vinales. Sono le Yamaha a dettare i ritmi della corsa mentre dietro si assiste alla rimonta di Pedrosa che, dopo il forfait di Marquez, si porta al quarto posto davanti a Dovizioso.
Zarco al primo podio.
A sei giri dalla conclusione Rossi scavalca Zarco e si lancia all’inseguimento di Vinales per l’inizio di un duello affascinante e al cardiopalma. Il Dottore compie il capolavoro a tre tornate dalla fine ma si butta via sul più bello lasciando la gloria ai suoi rivali. Peccato: una gara così ben condotta meritava una degna conclusione.
Gioiscono anche le Ducati che, sfruttando le cadute dei rivali, ottengono un quarto e un sesto posto con Dovizioso e Lorenzo. Magari ancora troppo poco per cullare sogni di gloria, ma in tempi di vacche magre a Borgo Panigale si tende a guardare al bicchiere mezzo pieno.
Andrea Sicuro