406 giorni dopo, il Dott. Rossi torna al trionfo
Il GP di Assen conferma che Rossi c’è, tornato al trionfo dopo 406 giorni. Di nuovo in lizza per la lotta al vertice.
Mancava soltanto lui alla festa di un Mondiale MotoGP all’insegna dell’equilibrio e dei fuochi d’artificio.
Valentino Rossi si scrolla di dosso quello “0” pesante alla casella delle vittoria. Il colpo con la sua Yamaha gli è riuscito ad Assen, nel GP olandese. Un successo nella classe regina che mancava da 406 giorni, esattamente dal Gran Premio di Catalogna del 15 maggio 2016.
Sembrava un’eternità, perlomeno per gli standard a cui aveva abituato il Dottore. In un colpo solo è riuscito a mettere a tacere le critiche dei detrattori che lo vedevano ormai sul viale del tramonto e a rimettersi in carreggiata per un titolo che ora diventa alla sua portata.
In classifica il pilota pesarese è indietro di soli tre punti rispetto al giovane compagno di team Maverick Vinales, pronosticato come futuro campione del mondo, che ora deve inseguire il nuovo leader iridato Andrea Dovizioso, avanti di quattro lunghezze.
Alla corsa si iscrive di diritto, come è scontato, anche l’attuale detentore della corona Marc Marquez, con Honda a – 11 dal ducatista.
Come in una partita a poker, Rossi ha giocato abilmente la sua mano in una corsa segnata anche dalla pioggia e che in qualifica aveva già consegnato una sorprendente pole al francese Zarco sulla Yamaha Tech III, regalando le premesse di una gara spettacolare. E così è stato infatti, in un senso favorevole ai colori azzurri.
La gara del GP di Rossi.
Intanto Valentino Rossi aggiorna la sua storia centrando il 115esimo GP in carriera, decimo sul circuito olandese. Una pista che evidentemente gli porta bene. Numeri importanti che rendono bene la grandezza del Dottore, autore ad Assen di una prestazione perfetta. Rimasto da subito nel quartetto dei primi, il pilota della Yamaha ha rotto gli indugi e superato in due giri Marquez e Zarco che stavano dettando i ritmi della gara. Poi ha gestito le avverse condizioni meteo e la risalita della Ducati dell’ottimo Petrucci, sorprendente secondo, che rischiavano di complicare i piani. Petrucci ha anche accarezzato l’idea della prima vittoria in MotoGP quando a quattro giri dalla fine è arrivato il sorpasso ai danni di Valentino, abile a effettuare il controsorpasso decisivo sulla chicane.
Per Dovizioso una posizione che conta.
Può dirsi soddisfatto anche Dovizioso che, con il quinto posto finale, conquista la vetta ottenuta dopo un lungo inseguimento a Vinales. Questi cadendo sul più bello, rovina una preziosa rimonta che lo avrebbe portato a podio dall’undicesimo posto in griglia. La caduta ha contraccolpi pesanti sulla classifica del catalano, il quale ora dovrà vedersela dall’assalto di tre seri pretendenti all’alloro mondiale, con uguali chance di vittoria.
La conferma che arriva da Assen è che Rossi c’è e vuole lottare fino alla fine.
Male invece il ducatista Jorge Lorenzo, quindicesimo, che ancora stenta a trovare il feeling giusto con la “Desmo”. Quasi da applausi invece la performance di Cal Crutchlow che sfiora il podio, andato a Marquez, dopo una grande rimonta.
Il 2 luglio al Sachsenring, in Germania, l’ultimo appuntamento prima della fine dell’estate.
Andrea Sicuro