Codacons, l’associazione dei consumatori ha progettato un sistema di sicurezza che potrebbe evitare al altri bimbi la morte per distrazione del conducente.
Facciamo riferimento a un fatto recente
In provincia di Arezzo, nelle prime ore del pomeriggio di ieri, la vita della piccola Tamara, un anno e mezzo, si è spenta in un sonno mortale. Era rimasta chiusa nell’auto parcheggiata dalla mamma che si era dimenticata di lei. La signora andata a lavoro, convinta di aver lasciato la figlia all’asilo. Purtroppo è un triste copione che si ripete, con trame e protagonisti diversi, ma sempre con lo stesso tragico finale.
La morte della piccola Tamara dimenticata in auto a Castelfranco di Sopra si sarebbe potuta evitare. Sarebbe stato sufficiente che le case automobilistiche avessero preso in considerazione il progetto brevettato anni fa dal Codacons, studiato proprio per tutelare l’incolumità dei bimbi.
Un allarme acustico salvavita
“Si tratta di un sistema che rileva la presenza di bambini o animali sui sedili posteriori delle autovetture e avvisa il guidatore attraverso un allarme acustico quando viene spento il motore dell’auto – spiega il presidente Carlo Rienzi – Non solo: il sistema prevede anche il sensore di peso collegato alla centralina elettronica dell’automobile che, in caso di presenza a bordo di un bambino a motore spento e vettura chiusa, mette in funzione dopo 120 secondi il climatizzatore dell’auto, garantendo così la perfetta areazione dell’abitacolo”.
Partendo da questo prototipo si potrebbe collegare al dispositivo anche il sistema antifurto in modo da far partire la sirena per richiamare l’attenzione dei passanti e delle forze dell’ordine.
Coinvolte tutte le case automobilistiche
Il sistema di sicurezza brevettato dal Codacons è piuttosto semplice. In pratica funziona come quello che attiva un segnale acustico quando non si allacciano le cinture di sicurezza abbinato in più a sensori di peso e movimento. Inoltre, per essere sicuri che il sistema funzioni correttamente sono stati previsti dei led luminosi con una luce verde che si accende quando il dispositivo è attivo. Invece quando la luce è blu c’è un malfunzionamento.
La Codacon scriverà oggi stesso a tutte le case automobilistiche invitandole a predisporre l’impianto su ogni autovettura, e chiederà al Ministero dello sviluppo economico di attivarsi per imporre alle aziende produttrici sistemi di sicurezza volti ad evitare nuove tragedie come quella di Castelfranco di Sopra. Del resto, i costi di realizzazione del sistema “salvabimbo” sarebbero irrisori, a fronte del vantaggio di salvare tante piccole vite.
La redazione