La supercar dell’ovale blu, vincitrice del Car Design Award 2017, parteciperà al prossimo Festival of Speed. La Ford GT in “versione stradale” sarà in gara per la prima volta alla celebre cronoscalata.
Si è distinta nella categoria Production Cars
Proprio in questi giorni, al Salone dell’Auto di Torino, la Ford GT è stata insignita del Car Design Award 2017 nella categoria Production Cars. Il riconoscimento nasce per premiare i progetti più significativi per l’evoluzione del design dell’automobile.
Infatti la supercar dell’Ovale Blu ha sbaragliato la concorrenza nella categoria Production Cars grazie ad uno stile avveniristico che la giuria ha apprezzato.
Numeri impressionanti
La Ford GT è un coupé a 2 posti “secchi”, equipaggiata da un motore V6 3.497 cc sovralimentato mediante due turbocompressori collocato in posizione posteriore centrale. La sua potenza ammonta a 647 CV a 6.250 giri/min. e coppia massima di 770 Nm. Valori strabilianti come le prestazioni: 0-100 km/h in 2”8/10 e velocità massima di 348 km/h. Mai una Ford stradale aveva raggiunto potenze e prestazioni del genere.
Pronta per la cronoscalata
In effetti queste performance sono gestibili al 100% solamente da piloti professionisti, come quelli del Ford Chip Ganassi Racing Team Andy Prialux e Harry Tincknell. Saranno proprio loro ad affrontare la cronoscalata di Goodwood, nell’ambito del Festival of Speed 2017, al volante della Ford GT. Ai due piloti si affiancherà anche il compagno di squadra Billy Johnson che affronterà la cronoscalata al volante della Ford Mustang GT4 da competizione. Non mancherà, inoltre, il campione del mondo di drift Vaughn Grittin Jr che si esibirà al volante della Mustang RTR.
Le Ford sportive schierate in grande stile
D’accordo, la GT sarà tra le più ammirate al Salone di Torino e certamente anche al Festival of Speed 2017. Ma all’evento la Ford porterà anche l’inedita S-Max ST Line, che si affiancherà alle Fiesta, Focus, Kuga e Mondeo anch’esse appartenenti al sub brand ST Line. Non mancherà, infine, la nuova generazione della Fiesta, al suo “debutto in società” nel Regno Unito.
La redazione