Partirà con 650 CV il SUV Lamborghini Urus, reso unico dalle scelte degli ingegneri di casa. A Sant’Agata.
Si avvicinano i tempi del debutto della Lamborghini Urus. Il primo modello con cui il toro infuriato si affaccia nel mondo due SUV premium dopo la Lamborghini LM002 del 1986.
Sappiamo da qualche tempo che Urus non avrebbe ricevuto il V10 aspirato della Hùracan. E tanto meno l’iconico propulsore V12 della Aventador. Invece va a prendere la sua potenza dal V8 twin-turbo.
Nessun timore per la qualità delle prestazioni. Intervistato, Stefano Domenicali ha confermato che il motore V8 preparato per la Urus sprigionerà 650 cavalli quando arriverà l’anno prossimo.
Tale livello di cavalleria renderebbe Urus più potente dell’attuale versione della Huracan, la quale arriva a 640 CV. Specifiche abbastanza vigorose da dominare il Nurburgring.
Del resto la Urus 650 CV si avvicina all’entry level della Aventador, alimentata dal V12 691 hp.
Il SUV Urus si basa sulla piattaforma del Gruppo VW che caratterizza Audi Q7 e Bentley Bentayga. Ma, fatto interessante, Lamborghini vuole sottolineare che ha lavorato parecchio per rendere il proprio modello “differente” e personalizzato. A partire dalla struttura il carbonio e alluminio.
La fibra del Suv, è composta da maglie particolarmente corte, con il vantaggio di essere amorfa e quindi più agevolmente lavorabile in serie. Con il pregio di ridurre considerevolmente i tempi di fabbricazione. Assai utile viste le capacità produttive che si aspettano di raggiungere.
Allo stesso modo Lamborghini dice che il V8 del suo sport-utility è preparato in casa dal punto di vista ingegneristico. In sostanza, Urus avrà un motore abbastanza diverso dal nuovo V8 twin-turbo sviluppato per Porsche o altri di VW Group.
Programmi mercato e prezzi.
La Urus V8 twin-turbo è programmata per arrivare sul mercato nel 2018 inoltrato. La trazione integrale si basa sullo schema Audi con differenziale centrale e torque vectoring al posteriore. Seguirà la versione con alimentazione hybrid plug-in. Le modalità di guida e trasmissione coinvolgono anche l’assetto, con sospensioni pneumatiche.
Il CEO Stephan Winkelmann specificò chiaramente gli intenti. La variante ibrida, seppur più potente per la doppia alimentazione, si focalizzerà molto sull’efficienza. Quella a benzina V8 dovrà essere un’icona delle prestazioni.
Secondo i piani Lamborghini ritiene di costruire un migliaio di esemplari di Urus nel tempo di cui disporrà nel prossimo anno. Nel 2019, cioè l’anno successivo, la produzione balzerà a 3500 unità.
Quando il SUV arriverà sul mercato USA e nord americano nel quarto trimestre 2018 il prezzo partirà da meno di 200.000 Dollari. Ma negli Stati Uniti i modelli stranieri avranno spese ancora maggiori rispetto al passato. In Europa si può prevedere un listino tra 130.000 e 150.000 Euro. Sulla linea della concorrenza più diretta, Porsche Cayenne e Range SRT.
Pochi giorni fa Lamborghini ha esaltato l’avvento di Urus legandolo all’apertura di una nuova era per il brand. Ci credono molto nei benefici del terzo modello della gamma. Del resto entra in un segmento di mercato costantemente in espansione. “Porterà ulteriore crescita e significative opportunità al marchio” ha commentato Winkelmann.
Di certo determinerà un’importante sviluppo dello stabilimento di Sant’Agata Bolognese.
L’area di produzione aumenterà da 80.000 a ben 150.000 metri quadri. Nel giro di 12 mesi la capacità produttiva dovrebbe addirittura raddoppiare a 7.000 unita all’anno.
Fabrizio Romano
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