L’Italia esulta per Dovizioso e la Ducati: è vittoria al Mugello.
Doveva essere un italiano a far saltare il pubblico del Mugello, e Dovizioso ha fatto il jolly. Perché a tagliare per primo il traguardo non è stato il pilota più atteso, il nove volte campione del mondo Valentino Rossi. ma il ducatista Andrea Dovizioso, alla sua prima vittoria stagionale.
Il “Dottor” Rossi può comunque ritenersi soddisfatto per l’onorevole quarto posto. Del resto lo ha raggiunto dopo l’incidente in motocross che ne aveva messo in dubbio la presenza nella attesa gara di MotoGP.
La copertina è però tutta per Dovizioso, che con questi 25 punti si iscrive di diritto nella lista dei pretendenti al titolo. Lista in questo momento ristretta al pilota Ducati e ai due bikers della Yamaha.
Sorride il leader del Mondiale Maverick Vinales che, con il secondo posto nel circuito di Scarperia, si mette a +26 su Dovizioso. Un vantaggio che inizia a essere consistente, quando siamo quasi al giro di boa. In questo momento lo spagnolo sembra essere il papabile per spodestare Marquez dal trono iridato. Questo viste la continuità di rendimento mostrata in pista (quattro podi in sei gare) e una moto che fornisce garanzie di affidabilità. Da vedere se Vinales saprà gestire la pressione del favorito, a cui non è abituato, oppure se soffrirà del classico “braccino”.
Una domanda da rimandare al Gran Premio di Catalogna l’11 giugno, dove il pilota della Yamaha avrà il fattore campo dalla sua parte e potrebbe dare una spallata al campionato.
Ducati Day.
Ma è soprattutto la giornata della Ducati che raccoglie i frutti di quanto seminato in questa prima parte di stagione. Un giro di vite visto che finora i risultati non erano stati all’altezza delle attese. Aspettando Lorenzo (soltanto ottavo al Mugello dopo un avvio promettente), il team di Borgo Panigale si trova a gioire grazie al pilota meno atteso e forse sottovalutato. Successo quasi sorpresa ma meritato per il pilota di Forlimpopoli. Che per la cronaca si è presentato al via debilitato da un’intossicazione alimentare rimediata nella notte della vigilia.
In pista non c’è stato per nessuno, neanche per Vinales che, dopo essere partito forte dalla pole, ha dovuto arrendersi a una Ducati che oggettivamente aveva una marcia in più.
Dopo Stoner, il ritorno della Desmosedici.
La Desmosedici torna a vincere nel Gran Premio di casa dopo otto anni (l’ultimo a riuscirci fu Casey Stoner). Sul gradino più basso del podio un’altra sorpresa gradita per i colori italiani è rappresentata da Danilo Petrucci con la Ducati del team Pramac, autore di una prova straordinaria dopo essere partito dal nono posto in griglia causa penalizzazione in qualifica.
E Valentino? Il secondo posto delle qualifiche aveva lasciato ben sperare per riscattare la delusione di Le Mans e centrare la prima vittoria stagionale. Ma le condizioni fisiche del Dottore non erano probabilmente ottimali per permettergli di dare battaglia in pista sulla lunga distanza. Il quarto posto non è comunque da buttare, sebbene la distanza dal compagno di team Vinales incominci a essere importante (- 30). Il sogno del decimo Mondiale rimane comunque aperto, a patto di iniziare a portare a casa vittorie.
Anonimo ancora una volta il campione del mondo Marc Marquez, mai veramente in gara con la sua Honda e giunto sesto dietro all’altra Ducati di Alvaro Bautista. Per la casa giapponese è tempo di riflessioni. In questo momento la Yamaha sembra di un’altra categoria e, con la Ducati in crescita, gli spazi per recitare un ruolo da protagonista sembrano restringersi dopo l’ultima gara deludente della prima guida. Male anche l’altra Honda di Dani Pedrosa, che (ancora) scivola e trascina sull’asfalto anche Cal Crutchlow.
Andrea Sicuro