Renault Clio 1.5 dCi 110 CV: prova su strada ad alto gradimento
Non era facile con un semplice restyling dare il senso di una vettura più moderna rispetto alla precedente, eppure con la rinnovata Clio tecnici e designer della Renault ci sono riusciti appieno. Al Diesel 110 CV è destinato il cambio manuale a 6 rapporti.
Qualità percepita incrementata
La Renault Clio seduce un pubblico eterogeneo grazie alla linea accattivante, sportiva e inconfondibile. Tutti elementi che sono rimasti intaccati nella versione ristilizzata, la quale semmai ha colmato qualche lacuna evidente.
Il livello qualitativo dell’abitacolo su tutti, nettamente migliorato rispetto a prima grazie a un più vasto impiego di plastiche morbide al tatto. Ora la compatta della Losanga se la gioca alla pari con le migliori concorrenti anche sotto questo aspetto, confermando inoltre i propri atout.
Pregi riferiti all’abitabilità ottima per quattro persone (il quinto passeggero viaggia strettino). Anche il posto guida con volante perfettamente verticale che sembra un invito alla condotta sportiva. Poi c’è la strumentazione di facile consultazione e a un climatizzatore che in men che se ne dica porta da temperature infernali “all’era glaciale”. Questi sono alcuni dei punti a favore riguardanti la Clio. E ti ritrovi ad apprezzare anche, molto più che in altre vetture, i sensori di parcheggio e la retrocamera, poiché la visibilità di tre quarti posteriore è piuttosto scarsa.
Adatta ai lunghi viaggi
Un tempo vetture di questa categoria venivano classificate come utilitarie. Ma con i modelli di allora l’attuale Renault Clio condivide solamente l’appartenenza al Segmento B. Segmento che vede le auto di oggi aver raggiunto traguardi importanti sui versanti della sicurezza, dell’abitabilità e del comfort. Proprio il comfort della Clio merita un approfondimento, in quanto la silenziosità, la climatizzazione pressoché perfetta e le sospensioni tarate sul morbido ma non troppo. Per questo, sui 550 km che separano Milano da Roma gli unici stress siano rappresentati dal Tutor e dai lavori in corso.
E se poi viaggi con la famiglia al seguito, potrai sempre contare sulla capacità più che buona del vano bagagli. Anche se le persone non troppo alte “malediranno” il portellone che va acchiappato per chiuderlo.
Comportamento appagante
La Renault Clio oggetto della nostra prova adotta il motore 1.5 dCi da 110 CV. Oltre a essere l’unica versione Diesel con cambio a manuale a 6 rapporti, si distingue per la silenziosità, i consumi molto contenuti sia in città che in autostrada e prestazioni più vivaci. In fase di ripresa è appagante. Solamente ai bassi giri, accelerando repentinamente (come ad esempio capita nelle curve strette da seconda marcia) manca un po’ di spunto. Ma è sufficiente superare i 1.500 giri/min. per trovare la giusta verve. Del resto il motore è ben sostenuto dal cambio manuale a 6 rapporti. Purtroppo soffre un po’ solamente nei passaggi di marcia veloci dove emergono innesti contrastati.
Promossa a pieni voti
L’assetto è impeccabile, con un progressivo sottosterzo che ai guidatori meno esperti dà sempre l’esatta percezione dell’aderenza a disposizione. Inoltre, lo sterzo è da auto di categoria superiore. Infatti fornisce sempre un feedback ottimale sul comportamento delle ruote motrici- direttrici. Anche i freni soddisfano sotto tutti gli aspetti: corsa e consistenza del pedale, potenza e resistenza all’affaticamento. Insomma la Renault Clio è promossa a pieni voti e i suoi progressi compiuti farebbero pensare a molto più di un semplice restyling.
Renault Clio 1.5 dci 110 sotto la lente
I pregi
– Consumi contenuti nonostante il plus di potenza rispetto alle altre Diesel.
– Motore brillante.
– Comfort da categoria superiore.
– Qualità percepita nettamente migliorata.
– Comportamento su strada.
I nei
– Visibilità di tre quarti posteriore.
– Passaggi di marcia contrastati nella guida sportiva.
– Portellone poco agevole da chiudere per le persone meno alte.
– Spunto non eccezionale ai bassi regimi.
Gian Marco Barzan
Presumo, visto che dite che il cambio ha 6 rapporti, che sia la versione da 110 cavalli… ma che vi costava scriverlo nell’articolo?
Grazie per l’avviso e per la tua attenzione. Qualcuno era cotto e sicuro di averlo sottolineato, ma soprattutto colpa mia che non me ne sono accorto. Corretto. Mi scuso ancora a nome della redazione. Speriamo di farci perdonare.
Grazie ancora.