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Subaru BRZ STI: in arrivo l’attesa sportiva

Fin dal suo esordio nel 2012 gli appassionati desideravano una versione particolarmente “cattiva” della BRZ. Configurazione che, finalmente, verrà svelata il prossimo 8 giugno.

Turbo? No, thanks

Diciamo subito che ben difficilmente la Subaru BRZ STI avrà un motore sovralimentato. Al momento del debutto di questo coupé sportivo, infatti, si era detto esplicitamente che non c’era spazio per l’adozione di un turbocompressore. Tanto è vero che ci si è dovuti “accontentare” di un 4 cilindri boxer 2 litri aspirato. Motore robusto, in grado di abbassare il baricentro, ma dall’erogazione piuttosto “vecchio stile”. Cioè con la spinta tutta concentrata agli alti regimi.
Come dire che fino a 4.000- 4.500 giri/min. diverse utilitarie 1.3 turbodiesel si comportano meglio. Salvo poi verificarsi una clamorosa rivincita della Subaru quando la lancetta supera tale soglia. Non si esclude, comunque, che su misura della STI il motore flat four aspirato guadagni una ventina di CV e acquisisca una curva di coppia più favorevole.

Un’ala per non volare

Il teaser della Subaru BRZ STI diffuso dalla Casa delle Pleiadi direbbe poco circa l’estetica. Però balza all’occhio un bell’alettone in fibra di carbonio. Elemento che lavora in stretta sinergia con l’estrattore posteriore, contribuendo a generare la deportanza imprescindibile per una vettura ad alte prestazioni del genere.
Già, perché a occhio, considerata la potenza stimata in 220 CV, la velocità massima dovrebbe superare i 230 km/h. Inoltre, non si escludono interventi volti a diminuire il peso della vettura che già riguardo la BRZ tradizionale è piuttosto contenuto.

Divertimento assicurato

Naturalmente, come avviene per la BRZ normale, anche la STI adotterà la trazione posteriore. Soluzione particolarmente apprezzata dai piloti sportivi, in quanto garantisce un comportamento in curva equilibrato e appagante per via del sovrasterzo di potenza. Perché è sufficiente disconnettere L’ESP, che la BRZ si trasforma in “un animale da drifting” a suon di ruote posteriori fumanti e controsterzi millimetrici. A patto di essere in circuito e che il guidatore ci sappia fare. Specie considerando come la STI avrà tarature dell’assetto più racing che limitano al massimo il rollio ma anche la prevedibilità di comportamento.
In altre parole, per domare la Subaru BRZ STI occorreranno piloti capaci e sensibili, in grado di percepire il comportamento con il fondo schiena, per dirla alla Niki Lauda.

La redazione

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