MotorAge New Generation

Volkswagen Arteon 2.0 bi-TDI 240 CV: gran turismo elegante

Impressioni di guida

Ennesima interpretazione del concetto berlina coupé, l’Arteon unisce l’aspetto di una sportiva con la praticità tipica delle grandi ammiraglie.

Oltre la Passat

La nuova Volkswagen Arteon è una gran turismo a cinque posti con un posizionamento superiore rispetto alla Passat. Le cinque porte associano il comfort e la grande spaziosità di una berlina al dinamismo e al design di una vettura sportiva. Per questo la fusione tra i concetti di berlina e di coupé sono decisamente più riusciti rispetto alla precedente CC. Il bagagliaio offre volumi di carico compresi tra 563 e 1.557 litri, raggiungendo quindi il livello di un SUV. A fronte della lunghezza complessiva di 4,8 metri dell’Arteon del passo lungo, vi è un’eccellente abitabilità sia anteriormente che posteriormente. Infatti i passeggeri dietro non vengono affatto disturbati dall’andamento in stile coupé del padiglione.

Numeri che contano

Gli efficienti motori turbo (TSI a benzina e TDI a gasolio) dell’Arteon vantano potenze comprese tra 150 e 280 CV. Il cambio DSG è di serie su tutta la gamma italiana. Mentre per le motorizzazioni top di gamma TDI e TSI si aggiunge la trazione integrale 4Motion. I fari con tecnologia LED, di serie, si integrano completamente nella calandra e nel cofano motore, originando un nuovo “volto” Volkwagen. Infine, gli strumenti digitali Active Info Display sono di serie per il mercato italiano, mentre la rigidezza della carrozzeria della granturismo è stata incrementata del 10% rispetto a una berlina paragonabile. Numeri importanti riguardanti gli argomenti i più differenti, che sommati danno vita a una grande valore.

Qualità Volkswagen

Passano gli anni, evolvono le mode, cambiano i tempi, ma le Volkswagen rimangono auto costruite con criteri di altissima qualità. La nuova Arteon conferma e, se possibile, implementa questa tradizione, mettendo in evidenza una carrozzeria con accoppiamenti perfetti tra le parti. Mentre la verniciatura è ben stesa e priva dell’antiestetico fenomeno “a buccia d’arancia”. Il medesimo livello qualitativo si ritrova nell’abitacolo, dove agli accurati montaggi fanno riscontro materiali raffinati e piacevoli al tatto. Davvero non si potrebbe chiedere di più all’Arteon.

Spinta forte e costante

L’ Arteon oggetto della nostra prima presa di contatto è la 2.0 Bi-TDI 240 CV, caratterizzata (come suggerisce il nome) dalla sovralimentazione mediante due turbocompressori. Al di là dei freddi ma eloquenti numeri, come l’accelerazione 0-100 km/h coperta in 6”5/10, il biturbo diesel Volkswagen dimostra una spinta notevole e costante lungo un ampio arco di regimi.

I sorpassi sono “un gioco da ragazzi”, complice la rapidità del cambio doppia frizione DSG (il cui unico difetto è avere una funzionalità manuale non completamente svincolata dall’automatico). Anche la silenziosità è degna di nota. Quanto al comportamento su strada, la trazione integrale 4Motrion è garanzia di alta stabilità, grande aderenza e curve “disegnate con la precisione di un compasso”. Difetti? Lo sterzo potrebbe essere più diretto, ma evidentemente alla Volkswagen non hanno voluto rendere la guida troppo stressante nei curvoni autostradali affrontati ad alta velocità. Meglio vi sia in questi casi una buona demoltiplicazione.

Gian Marco Barzan

Exit mobile version