Africat 500: una 500 storica riconquista l’Africa
Si chiama Afriat 500 la 500 storica festeggiata al rientro da un’altra avventura africana.
Dall’Olanda all’Africa occidentale ed infine a Garlenda. Questo il viaggio di Gregor Schreiber e Gijs Dekker, affrontato a bordo di una Fiat 500 storica.
Ai festeggiamenti per l’operato dei volontari del 34° Meeting Internazionale (svoltosi dal 7 al 9 luglio), i due giovani viaggiatori sono giunti a Parco Villafranca, accolti da numerosi cinquecentisti.
Erano partiti ad inizio maggio con una vettura attrezzata per l’occasione, dipinta di color sabbia e ribattezzata “Africat 500“. Avevano intenzione di raggiungere il Gambia, ma per difficoltà burocratiche sono riusciti ad arrivare fino in Mauritania, dopo aver affrontato il Marocco ed il Sahara.
La piccola 500L si è fatta onore
Un percorso tra deserto e montagne sicuramente affascinante, ma anche molto difficile. Almeno per le esigenze di trazione, robustezza e potenza. Di fatto, su queste rude piste la piccola bicilindrica targata Olanda (una 500L del 1972) si è fatta ancora una volta onore. Certo, sono stati necessari alcuni interventi di meccanica, tra cui la sostituzione dei filtri di aria e benzina e quella più impegnativa del cambio, ma alla fine, l’Africat 500 può dire: “missione compiuta“.
La famosa utilitaria si è anche inerpicata sui monti Atlas, benché a 2.500 metri di altitudine abbia avuto bisogno di una “spintarella”. Del resto, l’aria fine di quella quota le ha soffocato un po’ di potenza.
Dalla Spagna una bella tirata per percorrere le ultime centinaia di chilometri ed essere in tempo a Garlenda, riconosciuta un po’ come la capitale della 500. Alla fine sono stati percorsi 13.000 chilometri in totale.
I grandi viaggi compiuti col cinquino sono stati tra i temi chiave del 34° Meeting appena trascorso.
Tra gli equipaggi presenti c’erano Andrea e Luca Bonventre (protagonisti lo scorso anno di dell’avventura BeRevolution Torino-Tokyo). Quindi i coniugi australiani Lang e Bev Kidby (giro del mondo in 500 nel 2007) e Gianluca Fiorentini (che ha alle spalle varie imprese in solitaria in Africa, Est Europa e Medio Oriente).
Ora un’altra impresa si è aggiunta alle memorabili avventure della Fiat 500, il cinquino.
Redazione
Un bel coraggio…..
Alex Biondi
Ma nun me fate bestemmia….allora i fuoristradisti sono tutti coglioni?
Ha fatto solo asfalto o piste soft
Parlo da fuoristradista e viaggiatore
Angelo Sotgiu….
Francesco Paolo Rosella la 500 è instancabile
Mitici..!!non vorrei sbagliare,ma mi sà che erano a Rocchetta di Cengio domenica scorsa…
Anche gli olandasi sanno che la vecchia 500 è il TOP