Impressioni di guida
Caratterizzata dalla trazione posteriore e dal cambio manuale a 6 rapporti, la versione entry level della Jaguar F-Pace mantiene le prestazioni a livelli più che soddisfacenti.
La guida è sempre bella
Di primo acchito i 163 CV erogati dal motore 2.0d della Jaguar F-Pace possono sembrare pochini in rapporto alla stazza della vettura. Ma basta mettersi al volante per essere smentiti già dopo pochi chilometri. Infatti, il tempo dichiarato in 10”2/10 sullo 0-100 km/h appare perfettamente a portata di mano. Non solo, è fin troppo pessimistico. Infatti nel corso del nostro test drive abbiamo raggiunto una media cronometrata di 9”8/10. Valore tutt’altro che disprezzabile. Dovuto in primis al peso relativamente contenuto della vettura (1.690 kg) cui contribuisce in modo determinante il telaio in alluminio. Certo, al volante del primo SUV nella storia della Jaguar suona un po’ strano trovarsi alle prese con il pedale della frizione. Ma ben presto ti ritrovi ad apprezzare un cambio manuale dagli innesti brevi e secchi, d’intonazione sportiva per farla breve.
Molto agile nelle curve
Già provando le versioni più potenti, eravamo rimasti favorevolmente sorpresi dalle caratteristiche di tenuta di strada, stabilità ed handling della Jaguar F-Pace. Tutti aspetti confermati in questa variante a trazione posteriore, se non addirittura implementati come nel caso della maneggevolezza. Infatti, guidare su un percorso ricco di curve significa apprezzare l’estrema agilità in rapporto all’altezza e alle dimensioni importanti, complici la pressoché totale assenza di sottosterzo e la rapidità nell’andare in appoggio di entrambi gli assali. Il tutto assecondato dallo sterzo che ti fa percepire esattamente il comportamento delle ruote anteriori, senza peraltro essere troppo leggero come avviene riguardo il comando dell’Alfa Romeo Stelvio, giusto per citare una delle concorrenti più accreditate. A titolo di cronaca, inoltre, l’ESP si può disattivare. Ma non aspettatevi eccessive “intraversate” a ruote fumanti (da sperimentarsi in pista, of course) perché superato un certo limite i controlli elettronici di trazione e di stabilità vengono “a riprendere per mano il guidatore, suggerendogli più miti consigli”. Potenti e instancabili, infine, i freni.
Comfort regale
Tutta la sportività della Jaguar F-Pace, fatte le debite proporzioni con la categoria di riferimento, non va affatto a scapito del comfort di marcia. Comfort sempre elevato in virtù della silenziosità del motore anche a velocità molto alte (per la cronaca si sfiorano i 200 km/h di velocità massima), nonché delle sospensioni capaci di assorbire le asperità in modo ottimale. Ovviamente, pur in un quadro globale ampiamente positivo, non mancano i difetti. In primis l’abitacolo della Jaguar F-Pace potrebbe essere meglio rifinito laddove l’occhio non giunge spesso (il resto invece è improntato all’eccellenza), mentre il famoso terzo pedale della frizione è piuttosto duro da azionare.
Rimane comunque la possibilità di scegliere l’ottimo cambio automatico ZF a 8 rapporti con un sovrapprezzo piuttosto consistente. Ma a noi la F-Pace “base” piace così com’è di serie con il suo bravo cambio manuale.
Gian Marco Barzan