Nasce la Jaguar stradale più potente mai realizzata, in grado di raggiungere prestazioni inarrivabili per qualsiasi concorrente. La XE SV Project 8 è un “mostro” da 600 CV che arriva alla velocità massima di 320 km/h
Le mette tutte in riga
Una potenza massima di 600 CV sprigionata dal motore V8 5.0 litri sovralimentato. La Jaguar XE SV Project 8 “straccia” rivali del calibro di Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio (510 CV), BMW M3 (430 CV) e Mercedes-AMG C63 (510 CV). Rispetto a queste ultime, però, la cattivissima berlina di Coventry sarà realizzata in serie limitata. In sostanza, il classico V8 Jaguar ha ricevuto aggiornamenti in termini di gestione elettronica. Mentre il sistema di scarico è realizzato in titanio e ha quattro uscite da 89 mm ciascuna. Le prestazioni non richiedono commenti: 0-100 km/h in 3”7/10 e 320 km/h di velocità massima.
Saranno solo 300 gli esemplari disponibili in tutto il mondo, venduti al prezzo di 186 mila euro.
Look da gara
Dimenticatevi le Jaguar dallo stile understatement, poiché la XE SV Project 8 è all’estremo opposto. Carrozzeria allargata, mega alettone posteriore, diffusore, prese d’aria maggiorate e ruote da 20” in alluminio forgiato sono eloquenti in proposito e risultano funzionali alle alte performance. Ne risultano deportanza ottimizzata, adeguato raffreddamento di una meccanica “incandescente” e riduzione delle masse non sospese. Quanto al peso complessivo, nonostante l’architettura in alluminio e diversi aspetti in fibra di carbonio, esso raggiunge la considerevole cifra di 1.745 kg. A titolo di confronto, l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio rimane imbattibile alla luce dei suoi 1.580 kg. Infine, vi è la possibilità di scegliere il Track Pack che elimina il divanetto posteriore e aggiunge una struttura di rinforzo nell’abitacolo, sottraendo appena 12 kg.
Pronta per la pista
Per quanto riguarda l’assetto, con le normali XE la SV Project 8 condivide in pratica solo gli schemi sospensivi a doppi quadrilateri deformabili anteriormente e multilink posteriormente. Tutto il resto è specifico, a cominciare dalle molle regolabili. La trazione diviene integrale quando serve (in condizioni normali il 100% della coppia è inviato al retrotreno). Mentre il cambio è l’automatico ZF a 8 marce reso ancor più rapido e il differenziale posteriore è a controllo elettronico. Per la prima volta su una Jaguar, inoltre, vi è la modalità Track riservata al circuito che modifica la risposta dell’acceleratore, innalza la soglia d’intervento del controllo di stabilità (comunque disattivabile totalmente) e rende più corposo lo sterzo. Un’auto degna di piloti professionisti.
Gian Marco Barzan