Maserati: nel 2019 il debutto di una vettura elettrica
Ad annunciarlo è stato Sergio Marchionne, CEO di FCA, presentando i risultati economici del primo semestre. La Maserati elettrica riprenderà i canoni estetici dell’Alfieri Concept svelata nel 2014.
Nel segno di Alfieri
La prima Maserati elettrica della storia sarà molto probabilmente una versione specifica dell’Alfieri, attesa per il 2019. La tecnologia sarà studiata in casa e in linea con l’immagine del Tridente. Probabili altissime prestazioni e una potenza massima intorno ai 400 CV. La vettura riprenderà i canoni estetici dell’Alfieri Concept svelata nel 2014 . Ma in considerazione delle dimensioni più contenute rispetto all’attuale GranTurismo, sarà più agile e divertente da guidare sui tracciati ricchi di curve.
Il Tridente di Giorgio
Se il prototipo Alfieri Concept era basato sulla piattaforma della GranTurismo, per la versione definitiva è facilmente prevedibile l’architettura Giorgio che ha dato i natali alle Alfa Romeo Giulia e Stelvio. Una base che si presume verrà adottata da tutte le future Maserati, in luogo dell’attuale di (lontana) derivazione Chrysler. Quanto all’impostazione tecnica, un’Alfieri elettrica potrebbe avvantaggiarsi facilmente della trazione integrale indotta, a beneficio del comportamento su strada e della capacità di sfruttare in tutta sicurezza la potenza monstre anche su fondi difficili.
Probabile produzione a Modena
La Maserati Alfieri elettrica, assieme alle altre versioni con motori a combustione interna, potrebbe essere prodotta nello storico stabilimento Maserati di Modena in via Ciro Menotti. Questo per mantenere un presidio produttivo del Tridente nei luoghi d’origine, Sopratutto in previsione del fatto che terminerà la produzione di GranTurismo e GranCabrio. Infatti queste vetture dovevano finire la propria carriera già al termine del 2016, ma si è deciso (con tanto d’importante restyling) di continuare a produrre.
A ulteriore conferma dell’impegno Maserati nelle auto elettriche, il Tridente potrebbe scendere in pista con una propria monoposto partecipando alla Formula E. Magari di un bel rosso amaranto, come quello dell’indimenticata 250 F di Formula 1. Questa però è un’altra storia, ma anche no.
La redazione
Capisco che è il futuro. Ma non è facile da accettare