Il motore a due tempi pulito e compatto
Maggiore potenza erogata a parità di cilindrata e di dimensioni. Minori consumi rispetto ai motori attuali. Questi gli obiettivi del nuovo brevetto internazionale per un motore a combustione interna non vibrante.
La leggerezza di un veicolo ne influenza le prestazioni
Ridurre il ritmo con cui emettiamo CO2 nell’atmosfera è un obiettivo imprescindibile per il progresso. Un importante salto di qualità che possono ancora fare i veicoli oggi è in termini di peso. Spostando un’automobile ci portiamo dietro il peso di 15 passeggeri che non stiamo accompagnando. Così “sprechiamo” il 94% dell’energia utilizzata quando viaggiamo soli. Anche considerando il rendimento energetico cosiddetto pozzo/ruota. Di fatto, si potrebbe paragonare il viaggio in auto ad un’esperienza simile allo spettacolo dato da un fuoco d’artificio. Tolte le esigenze di protezione fornite dalla scocca, buona parte del peso è costituito dal motore e dagli organi di trasmissione. La leggerezza di un veicolo ne influenza in massima parte le prestazioni.
Un motore innovativo
Questo motore compatto e non vibrante permette di raggiungere rapporti peso potenza inediti. Questo grazie alla propria leggerezza ed al fatto che richiede una minore robustezza del telaio intorno ad esso. Considerato che i movimenti nel motore sono simmetrici, l’energia che produce è meno dissipata in vibrazioni.
È un due tempi finalmente “pulito” come un quattro tempi. Infatti gli elementi più irrorati dal lubrificante sono separati dalle camere di combustione da pareti che chiudono ciascun cilindro alle estremità.
I pistoni sono affacciati a coppie e compiono ciascuno metà corsa. Per tanto, quattro pistoni che si muovono in due cilindri produrranno nell’arco di un ciclo complessivamente gli stessi attriti di due pistoni che fanno una corsa intera. In più, sono assenti quegli organi meccanici della distribuzione che non servono in un due tempi come questo (maggiore efficienza meccanica). Il lavaggio del cilindro avviene con flusso unidirezionale dell’aria (maggiore efficienza volumetrica cioè di riempimento). Le camme cilindriche che trasmettono il moto all’albero sono compatte nell’altezza (dimezzata appunto) e nel diametro.
Usare camme cilindriche anziché un albero a gomiti permette riesce a sfruttare meglio l’energia ottenuta dalla combustione (maggiore efficienza termica). In sostanza, tale soluzione vorrebbe ottenere maggiore potenza a parità di cilindrata e di dimensioni, nonché minori consumi rispetto ai motori tradizionali odierni.
Ing. Pierfrancesco Poniz