Sulla famosa pista di Silverstone le Mercedes di Hamilton e Bottas dominano il GP.
Appena consolatorio per la Ferrari il terzo posto di Raikkonen. Non certo il risultato del suo partner, settimo. In una sola gara il vantaggio di Vettel su Hamilton crolla da +20 a +1.
Se qualcosa può andar male, è destinata ad andare peggio. La classica legge di Murphy può riassumere il weekend di Silverstone, che segna un nuovo capitolo della corsa al Mondiale di Formula 1. La situazione ora si fa ancora più incandescente.
In Inghilterra è stato un trionfo per le Mercedes, che centrano una doppietta difficilmente pronosticabile alla vigilia. Con la vittoria davanti ai propri connazionali, Lewis Hamilton mette Sebastian Vettel a portata di sorpasso. Un successo che vale doppio con l’altro ferrarista Raikkonen, sorpassato al secondo posto al fotofinish da Valtteri Bottas, e Vettel finito addirittura settimo.
Un punto: tanto separa ora il leader del Mondiale dal tre volte campione del mondo. Un’inezia, quando manca una gara prima della sosta estiva, il 30 luglio all’Hungaroring.
Si riparte praticamente dall’inizio, anche se l’inerzia sembra adesso dalla parte delle Frecce d’Argento. Con un titolo costruttori quasi in cassaforte (+55 il distacco sulle Ferrari) e quello piloti tornato di colpo in bilico.
La foratura delle gomme disegna l’affanno delle Ferrari.
Causa, la doppia foratura delle gomme nel finale che ha colpito prima la monoposto di Raikkonen e poi quella di Vettel. Il Cavallino ha di fatto sciupato tutto il vantaggio accumulato sulla scuderia tedesca.
In Terra d’Albione, sono invero tornati a galla i problemi che avevano caratterizzato tutto il 2016 ferrarista. Alcuni dei quali finora erano rimasti nell’ombra grazie a un percorso netto, quasi senza sbavature. Ci sarà molto da interrogarsi a Maranello su quanto successo nel finale con le gomme andate clamorosamente in affanno proprio in dirittura d’arrivo.
Le prime avvisaglie che qualcosa sarebbe andato storto per la Ferrari si erano avute già nella griglia di partenza. Cioè quando il freno della SF70H di Vettel ha iniziato a fumare. Quando scatta il semaforo verde, il tedesco viene superato da Verstappen.
L’avevamo detto: le Red Bull possono sempre recitare la parte del guastafeste e togliere punti sia alle Mercedes sia alle Ferrari. Stavolta, a differenza di quanto accaduto in Austria, a pagare dazio sono stati i due piloti della Rossa, che partivano alle spalle di Hamilton. Le qualifiche avevano invece relegato Bottas, al nono posto, penalizzato per la sostituzione del cambio.
Il finlandese della Mercedes ha confermato quanto di buono fatto in questa stagione, rimontando subito posizioni e andando a caccia di un podio che sembrava un miraggio. Il sogno Mondiale torna ora aperto anche per Bottas, distante 23 punti da Vettel e 22 dal compagno di team Hamilton. Tanti, con due piloti da superare, ma tentar non nuoce.
Intanto il rinnovo del contratto per la prossima stagione dovrebbe essere soltanto una formalità, alla luce delle prestazioni offerte in pista. Lo ha affermato anche Toto Wolff (“Siamo al 90%”, ha detto il direttore esecutivo della casa di Stoccarda).
Risultato, ora 1 solo punto separa Vettel da Hamilton.
Davanti il risultato non è mai stato in discussione, con Hamilton dominatore incontrastato della corsa. Sempre in testa dall’inizio alla fine sul proprio circuito “amico”. Quarta vittoria, terza doppietta pole-vittoria e in più la ciliegina finale del giro più veloce. Numeri che rendono bene l’idea dello strapotere mostrato a Silverstone dall’inglese, al quarto successo stagionale, uno in più del rivale Vettel.
Mastica amaro Kimi Raikkonen, l’unico che quantomeno ha provato a impensierire il britannico. Il terzo posto finale è una piccola medaglia di consolazione per il finlandese. Nelle ultime settimane, anche la sfortuna ha recitato la sua parte. Oltre al danno, anche la beffa per il Cavallino. L’altro ferrarista Vettel subisce la stessa sorte del compagno di scuderia ed è costretto a una sosta forzata all’ultimo giro, che lo relega fino alla settima posizione.
Gioisce quindi Bottas che, da quarto, si prende una seconda piazza insperata viste le premesse della vigilia. Esultano anche le Red Bull. Quella di Max Verstappen, quarto, che torna a fare punti dopo tre ritiri consecutivi, e quella di Daniel Ricciardo, quinto dopo una rimonta straordinaria dal 19° posto in griglia.
Archiviata la domenica nera di Silverstone, per la Ferrari è tempo di voltare pagina e pensare alla tappa ungherese. Non saranno più ammessi passi falsi per coronare il sogno iridato. Per battere questa Mercedes, che sembra tornata ai livelli di un anno fa, occorrerà rasentare la perfezione.
Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro
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