Tanta è la potenza sprigionata dal motore V8 4.4 litri TwinPower Turbo che equipaggia la nuova BMW M5, vettura dotata per la prima volta nella sua storia della trazione integrale (che all’occorrenza torna a essere posteriore).
Scatti da brivido
Rispetto alla precedente generazione, il motore V8 4.4 litri TwinPower Turbo della nuova BMW M5 è stato ampiamente aggiornato. Ora ha guadagnato 40 CV in più per un totale di 600, mentre il picco di coppia ammonta a 750 Nm (+ 70 Nm). Di conseguenza, la vettura scatta da 0 a 100 km/h in 3”4/10 e da 0 a 200 km/h in 11”1/10. La velocità massima è autolimitata elettronicamente ai canonici 250 km/h. Mentre optando per il pacchetto M Driver si raggiungono ben 305 km/h. Dunque, il propulsore della nuova BMW M5 è rapidissimo nel salire di giri e ha una spinta costante e corposa a tutti i regimi. Ultimo ma non meno importante, è caratterizzato dal tipico sound dei motori V8 con manovellismo a croce. Senza che i turbocompressori facciano da “effetto silenziatore”. Ma sopratutto questa “musica” è diffusa dai classici quattro terminali di scarico cromati.
Trazione integrale o posteriore? Sceglie il pilota
La nuova BMW M5 ha il sofisticato sistema di trazione integrale M xDrive regolabile a piacimento dal guidatore. Perciò cinque sono le modalità al riguardo. La trazione integrale con il DSC attivo, trazione integrale con possibilità di effettuare moderate derapate controllate, trazione integrale senza DSC. Poi la trazione integrale sportiva senza DSC (con netta preponderanza di coppia al retrotreno) e trazione solamente posteriore. Quest’ultima è l’ideale per la guida al limite in circuito, dove il pilota può cimentarsi in spettacolari sovrasterzi di potenza. Naturalmente coadiuvato dalla risposta pronta e diretta dello sterzo ad asservimento elettroidraulico. E in circuito saranno particolarmente apprezzati i freni in materiale composito opzionali.
Cambio automatico classico
Per quanto riguarda il cambio, la BMW M5 ha abbandonato il sistema a doppia frizione a favore di uno Steptronic con convertitore di coppia a 8 rapporti. Dunque una trasmissione che si dimostra nettamente più rapida del precedente layout dual clutch. Inoltre garantisce un comfort decisamente migliore nella guida a bassa velocità. La funzionalità manuale può essere gestita tramite la classica leva, che come impongono i dettami della guida sportiva va tirata per salire di rapporto e spinta per scalare, nonché attraverso i paddle al volante. Naturalmente lo Steptronic ha diversi programmi di funzionamento, dal più confortevole al più rapido. Quest’ultimo da l’immancabile contraccolpo nei passaggi alle marce superiori, tanto apprezzato dai guidatori sportivi. Adeguato alle altissime prestazioni, infine, l’assetto, mentre stilisticamente la BMW M5 si differenzia dalle altre Serie 5 in maniera misurata, come avviene a partire dalla prima generazione nata nel lontano 1985.
Gian Marco Barzan