Dodge Challenger SRT Hellcat Widebody: sgommate cattive
Il model year 2018 della Challenger SRT si arricchisce di nuovi contenuti estetici e tecnici, garantendo come sempre fortissime emozioni.
Super potenza
707 sono i CV sprigionati dal motore V8 HEMI ® (sigla che sottintende la presenza delle camere di scoppio emisferiche), sovralimentato mediante un compressore volumetrico. Qundi un motore dal rombo inconfondibile tipico degli otto cilindri con manovellismo a croce (cross plane), che lascia intendere prestazioni eccezionali. Infatti, la Dodge Challenger SRT Hellcat Widebody che adotta il suddetto propulsore, è in grado di stare sotto i 4 secondi nell’accelerazione 0-100 km/h, misurandosi con le migliori supercar sportive europee.
Particolari distintivi
Carrozzeria allargata, ruote inedite da 20” abbinate a pneumatici Pirelli P Zero 305/35ZR20 e impianto frenante Brembo. Ecco alcune peculiarità della Dodge Challenger SRT Hellcat Widebody MY 2018. Invece sul fronte tecnico, va segnalata l’adozione del servosterzo elettrico (EPS) al posto del precedente sistema idraulico. Una soluzione ormai matura anche dal punto di vista del feedback di guida. Tanto più che al volante di questa nuova Challenger si può percepire ogni singola sfumatura del comportamento relativo alle ruote anteriori.
Handling migliorato
L’EPS può essere regolato tramite l’SRT Drive Modes sulle modalità Auto, Sport e Track . Qindi questo sistema migliora l’handling della vettura nella guida sportiva. Allo stesso tempo assicura la leggerezza necessaria a vettura ferma o quasi durante i parcheggi più impegnativi. Tuttavia, contrariamente con quanto avviene per il servosterzo idraulico, non vi è un continuo dispendio di energia. Invece sul fronte dell’assetto, specifiche modifiche consentono alla Challenger SRT Hellcat Widebody di raggiungere un’accelerazione laterale in assetto stabilizzato pari 0,97 g. D’accordo non si tratta certo di un record. Ma è necessario ricordare come un valore del genere fosse semplicemente un miraggio per le super sportive americane di non molto tempo fa.
Guida al limite
L’impianto frenante Brembo vede la presenza di pinze anteriori con sei pistoncini e posteriori con quattro e rappresenta l’ideale per la guida al limite in circuito. Perciò il pilota capace di padroneggiare i 707 CV tutti sulle ruote posteriori, potrà cimentarsi escludendo completamente i controlli di trazione e stabilità. Come dire “la fiera” del sovrasterzo di potenza a ruote posteriori fumanti. Gran belle macchine le muscle car come la Dodge Challenger SRT Hellcat Widebody!
Gian Marco Barzan
Adry Suardi Ada la Hemi??
Gianni Collareta 😉