Modificate le patologie “anti guida”. In calo i furbetti
Come è noto, nel Codice della Strada sono elencate le patologie che non consentono di ottenere il certificato di idoneità alla guida. qualche modifica, mentre calano i “furbi patentati”.
Dal 6 ottobre tale elenco viene modificato, secondo il Decreto numero 139 del Luglio scorso. Importante risulta l’eliminazione del divieto di guida per chi soffre di malattie ematiche. Il provvedimento, precisa il testo, è stato preso ‘‘in considerazione del progresso scientifico intervenuto sui nuovi strumenti di diagnosi e sulle nuove terapie per la cura delle malattie del sangue”.
Non molto tempo addietro erano stati introdotti sbarramenti alla patente per chi soffre di malattie del sonno. E’ caduto qualche paletto per eccezioni che vedono la malattia totalmente sotto controllo e dietro responso medico.
Nell’elenco sono incluse le malattie ritenute incompatibili con la sicurezza stradale, come quelle cardiovascolari. In alcuni casi, quando si tratta di patologie corrette da interventi o apposite protesi, il giudizio di idoneità potrà essere rimandato alla commissione medica locale. Stesso discorso per il diabete mellito, quando necessità di trattamento con insulina; in casi particolari sono richiesti il parere di un medico e controlli periodici.
Ad impedire l’accesso alla patente sono anche le malattie endocrine gravi e varie patologie del sistema nervoso: encefalite, sclerosi multipla, miastenia grave. Altri paletti contemplano molteplici malattie del sistema nervoso, associate ad atrofia muscolare progressiva e/o a disturbi miotonici. Rientrano le malattie del sistema nervoso periferico e i postumi invalidanti di traumatismi del sistema nervoso centrale o periferico. Naturalmente anche in questi casi esistono eccezioni. Per esempio per chi soffre di epilessia: dipende dal grado della malattia e dalla sua controllabilità.
Nel lungo elenco si ritrovano le turbe psichiche dovute a malattie, traumi, postumi di interventi chirurgici. Perfino l’insufficienza renale, a meno che non risulti ”positivamente corretta a seguito di trattamento dialitico o di trapianto”.
Meno furbi invalidi.
Le richieste di invalidità false o inopportune stanno calando. Chi ne fa richiesta viene sottoposto all’esame della commissione medica, la quale può individuare nel soggetto patologie invalidanti, anche alla guida (es: cecità o sordità, gravi limitazioni motorie). Magari sufficienti a ottenere il piccolo assegno mensile, ma anche ritrovarsi limitazioni o ritiro della patente. E a dover chiudere auto e moto nel box.
Redazione MotorAge.it