Audi A7 Sportback: Più evoluzione che rivoluzione
La seconda generazione della A7 Sportback mostra una linea conservativa che cela una tecnica all’avanguardia nella migliore tradizione del Marchio.
“Trova le differenze”
Dal punto di vista del design la seconda edizione della Audi A7 Sportback è molto simile all’omonima progenitrice. Infatti, sembra quasi che gli attuali designer della Casa di Ingolstadt non abbiano voluto stravolgere più di tanto i dettami stabiliti a suo tempo da Wolfgang Egger. Tutto questo è un indizio di quanto l’A7 sia entrata nell’immaginario collettivo come un’auto bella, elegante e sportivamente filante. In altre parole qualcosa per cui la rivoluzione estetica sarebbe l’ultima ipotesi da prendere in considerazione nel passaggio da una generazione all’altra.
In fondo è stato così anche per la A5 Sportback e ancor prima per la TT, rimaste sostanzialmente eguali a sé stesse nell’approdo alla nuova generazione, pur in un contesto tecnico completamente inedito. Il rovescio della medaglia di queste linee conservative, però, potrebbe essere che a lungo finiscano per stancare, anche se al momento siamo ben lontani da quel giorno.
Dinamismo atletico
Lungo cofano motore, passo generoso e sbalzi ridotti costituiscono alcune peculiarità della nuova Audi A7 Sportback. I profili pronunciati valorizzano i grandi cerchi con diametro fino a 21”, mentre la silhouette della vettura è definita dalla linea del tetto che discende tesa e dinamica verso la parte posteriore. Eloquenti, inoltre, le dimensioni di questa grande berlina coupé: passo 2.926 mm, lunghezza 4.969 mm, larghezza 1.908 mm e altezza di appena 1.422 mm.
Confermate peculiarità del modello precedente come gli splendidi vetri delle portiere privi di cornici, nonché la zona posteriore obliqua che ricorda la poppa di uno yacht. Infine, il lungo cofano bagagli termina con una pronunciata aletta frangivento e integra uno spoiler, che fuoriesce automaticamente al raggiungimento dei 120 km/h.
Luci della ribalta
Una sottile banda di luci collega l’uno all’altro i gruppi ottici posteriori, la cui luce di posizione è costituita da 13 segmenti verticali. Allo sbloccaggio e alla chiusura delle portiere, nei fari posteriori e nei proiettori si accendono coreografie illuminotecniche anche a vettura ferma. Sul versante degli interni, l’abitacolo della nuova Audi A7 Sportback entusiasma per la sua atmosfera da lounge moderna. Mentre la consolle centrale rivolta verso il pilota è indice di un carattere sportivo della vettura. Carattere che si estrinseca pienamente anche e soprattutto a livello tecnico.
Infatti, emergono aspetti come lo sterzo integrale dinamico e la nuova piattaforma elettronica dell’assetto EFP. Oppure il differenziale posteriore sportivo che completa la proverbiale trazione integrale quattro. Infine, al lancio sul mercato la Audi A7 Sportback sarà disponibile nella versione 55 TFSI, con motore turbo V6 a benzina da 340 CV (0-100 km/h in 5”3/10). Altri motori (a 6 e 4 cilindri, sia benzina che diesel) seguiranno in un secondo tempo.
Gian Marco Barzan