La nuova supercar della Casa di Gaydon ha una linea attraente come ben poche altre, è velocissima ed ha un telaio molto raffinato.
Ti conquista al primo sguardo
La nuova Aston Martin Vantage 2018, cambia fuori e dentro con un look più moderno e un fascino esclusivo. Questo fascino è enfatizzato dalla linea funzionale all’aerodinamica e alla capacità di generare deportanza. Downforce, per dirla all’inglese, indispensabile per una vettura capace di superare con grande slancio la velocità aeronautica di 300 k/m orari. Il nome Vantage, è legato da 70 anni alle Aston Martin più “dure e pure” (il primo modello fu una versione ad alto rendimento della DB2, anno 1951) e l’ultima nata conferma in pieno questa tesi.
Il motore non nasce a Gaydon
Per quanto riguarda la motorizzazione, per l’Aston Martin Vantage si è scelta la strada di un outsorcing di altissimo livello. Probabilmente qualche appassionato “storcerà il naso” nel sapere che sotto il lungo cofano anteriore non c’è un propulsore Aston Martin. Ma niente paura, il motore è nientemeno che l’eccellente 8 cilindri a V 4.0 twin turbo di origine Mercedes-AMG, noto per l’affidabilità e le prestazioni straordinarie. In pratica è la stessa unità della Mercedes- AMG GT S “trapiantata tout court” nell’Aston Martin Vantage.
Anche la potenza di 510 CV è la stessa. Tuttavia sarebbe stata preferibile una differenziazione sotto forma di una trentina di CV aggiuntivi, se non altro per questioni di immagine. Ma tutta questa “cavalleria tedesca” assicura prestazioni di prim’ordine: 0-100 km/h in 3”5/10 e 313 km/h di velocità massima. Collocato in posizione il più possibile centrale, il suddetto motore assicura un centro di gravità ottimale, e la distribuzione del peso pari a 50:50 sui due assali. Di conseguenza, complici la trazione posteriore e le raffinate sospensioni a doppi quadrilateri deformabili, il comportamento su strada e in pista è da sportiva di gran razza.
Il differenziale fa la differenza
Per la prima volta su un’Aston Martin, la Vantage è equipaggiata con un differenziale posteriore elettronico. Sistema che ripartisce adeguatamente la coppia tra le due ruote motrici, senza generare inutili dispersioni di trazione durante le accelerate più intense nelle curve. Invece il cambio è l’automatico ZF a otto rapporti, situato in blocco al retrotreno. Soluzione che contribuisce al perfetto equilibrio del peso sui due assali. Importanti anche il controllo elettronico di stabilità con regolazioni sportive (e la possibilità di essere escluso completamente) e il servosterzo elettrico dipendente dalla velocità. In particolare, lo sterzo necessita di appena 2,4 giri da un fine corsa all’altro rivelandosi quindi, un comando estremamente diretto. Il più famoso agente segreto al mondo avrà modo di divertirsi alla grande al volante di questa super sexy Aston Martin. Probabilmente la più bella mai esistita.
La redazione